Xiaomi Mi MIX: il phablet che rappresenta lo stato dell’Arte telefonica

Xiaomi ha tenuto un evento nel corso del quale avrebbe dovuto presentare "solo" il suo anti Note 7: usiamo il condizionale perché la Apple d'oriente ha sorpreso tutti anche con lo Xiaomi Mi MIX, dal corpo interamente in ceramica e dal frontale tutto display!

Xiaomi Mi MIX: il phablet che rappresenta lo stato dell’Arte telefonica

Xiaomi ha tenuto un evento per presentare il suo anti-Galaxy Note 7, ovvero il Mi Note 2, ma – nel contempo – ha colto l’occasione per stupire tutti anche con un annuncio a sorpresa: il mitico Mi Concept Phone, ovvero il phablet interamente in ceramica e con frontale tutto display, è stato finalmente messo in produzione col nome di Xiaomi Mi MIX.

Xiaomi Mi MIX è un phablet che si colloca nella fascia alta del settore, già a partire dall’esteticacurata dal designer Philippe Starck – e dalla qualità costruttiva frutto di una progettazione durata ben 2 anni. La scocca è costituita da 2 gusci di ceramica piuttosto resistente (grado 8 della scala MoHs) giunti tra loro non con collanti ma con un sistema a incastri degno del miglior lavoro artigianale: anche i pulsanti laterali, tanto per non lasciare nulla al caso, sono in ceramica.

Il frontale, poi, è totalmente dedicato al maxi display (sul quale torneremo dopo) che, difatti, può esibire un valore di 91,3% in termini di screen-to-body ratio. Risultato ragguardevole ottenuto con soluzioni tecniche davvero avveniristiche: non solo le cornici sono assenti su 3 dei 4 lati, ma – in più – la fotocamera anteriore è del 50% meno ingombrante della media visto che i sensori di prossimità ottici, necessari per spegnere il display in corso di chiamata, son stati sostituiti da sensori di prossimità a ultrasuoni, posti – guarda caso – sotto al display. Sempre sotto quest’ultimo, onde non sottrargli spazio, è stato posto un chip che, grazie alla tecnologia “cantilever piezoelectric ceramic acoustic” traduce le onde sonore in vibrazioni del vetro e queste ultime, a contatto con l’orecchio, nei classici suoni che siamo abituati ad ottenere dalla vecchia capsula auricolare. 

Tale fulgore estetico, però, è abbinato anche a tanta potenza: all’interno del suo magnifico guscio, lo Xiaomi Mi MIX vanta un processore Snapdragon 821 da 2,35 GHz che fa il paio con 4 GB di RAM (LPDDR4) e con 128 GB di storage (per fortuna, un veloce UFS 2.0).

Dal punto di vista multimediale, oltre al già citato display – da 6.4 pollici – sul frontale troviamo anche una fotocamera per i selfie da 5 megapixel: per lasciar spazio al monitor, quest’ultima è stata collocata in basso a destra nell’unico lato di una cornice resa davvero minimale dal fatto che la navigazione nei menu viene gestita da tasti software e dalla Quick Ball in auge nelle interfacce Miui. La fotocamera posteriore, da 16 megapixel, è dotata di Flash LED e autofocus a rilevamento di fase mentre l’audio è di qualità Hi-Fi (ovvero, 192 kHz/24-bit).

Il set di connettività dello Xiaomi Mi MIX comprende Bluetooth, Wi-Fi, LTE, NFC, GPS e la batteria è data a 4400 mAh con Quick Charge 3.0 per una ricarica ultrarapida. Il sistema operativo non è stato comunicato: sarà Android Nougat 7.0, implementato dalla rinnovata interfaccia MIUI 9, o l’Android Marshmallow con MIUI 8 visto sul Note 2?

Per la distribuzione ed il prezzo, occorre fare delle precisazioni perché Xiaomi, non paga dal lusso profuso in questo device, ne ha previsto una versione ancora più spettacolare, la “18k“, che prende il nome dal fatto che adotterà finiture in oro zecchino a 18 carati – sul retro – attorno alla postcamera ed al sensore biometrico: oltre a ciò, vi sarà anche più memoria, con 6 GB di RAM e 256 GB di memoria per lo stoccaggio.

Ebbene, la versione “semplice” dello Xiaomi Mi MIX sarà disponibile a partire da Novembre al costo di circa 474 euro mentre per quella extralusso, appunto la 18K, sempre nel medesimo range temporale, occorrerà sborsare “appena” 542 euro: neanche tanti se paragonati alla qualità offerta ed a quella in dote presso i rivali più quotati (Apple e Samsung).

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