Morire a 17 anni per un selfie estremo: l’importanza dell’apparire

Per poter scattare un selfie sensazionale, un ragazzo russo di appena 17 anni è morto cadendo dal nono piano di un palazzo. Il Governo russo lancia una campagna informativa di sensibilizzazione "Safe Selfie"

Morire a 17 anni per un selfie estremo: l’importanza dell’apparire

Può sembrare assurdo, ma sono sempre più numerose le tragedie relazionate al mondo dei social network, e in particolar modo, a quello dei selfies, della moda di scattarsi autoritratti in luoghi e situazioni pericolose.

Questa volta la vittima è Andrey Retrovsky, un ragazzo di appena 17 anni, che è salito sulla cima di un edificio di Vologda, una città della Russia occidentale, per cercare di immortalare sé stesso durante una finta caduta dal tetto. Andrey era legato ad una corda, ma questa non ha retto il suo peso e quando si è spezzata lui è caduto nel vuoto dal nono piano del palazzo. Alcuni alberi hanno fatto diminuire la velocità della caduta e ammortizzato l’impatto al suolo, ma ciò nonostante i media locali hanno dato la notizia della morte del ragazzo avvenuta due ore più tardi a causa dei traumi interni riportati.

Come si può notare dal suo account di Instagram, ancora attivo, Andrey amava le altezze: faceva parte di un gruppo di adolescenti chiamato Roofers che ama condividere in rete le foto scattate in situazioni estreme, come appunto gli edifici più alti delle loro città. E per uno di questi scatti Andrey ha perso la vita.

Secondo un nuovo studio, nel 2015 ci sono stati più morti causati dai popolari selfies che a causa degli attacchi degli squali: un selfie può essere più mortale di uno squalo.

In Russia, questa tragico evento non è l’unico, anzi addirittura questo tipo di incidenti, alcuni dei quali fatali, sono all’ordine del giorno. Solo l’anno scorso sono morte dieci persone di nazionalità russa e più di cento hanno riportato ferite mentre cercavano di scattare selfies estremi.

A causa di questa preoccupante statistica, il Governo russo ha lanciato la campagna informativa “Safe Selfie” (Selfie sicuro), per sensibilizzare i giovani sulla pericolosità di un auto-scatto in circostanze stravaganti quali posare con una pistola, sopra il tetto di un treno o davanti a una tigre. “Nemmeno un milione di “Mi Piace” nelle reti sociali valgono tanto come la tua vita e la tua salute”, recitano i messaggi del Ministero degli Interni.

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