Meizu M3S, buon smartphone middle level NON Android (con YunOS)

La cinese Meizu ha annunciato il suo ultimo smartphone middle-level, il Meizu M3E, dotato di schermo LTPS, sensore biometrico, fast charge e sistema operativo YunOS. Farà breccia anche nel cuore degli utenti non cinesi?

Meizu M3S, buon smartphone middle level NON Android (con YunOS)

Meizu ha finalmente annunciato il nuovo middle level telefonico della neonata famiglia E, il Meizu M3E, col quale intende presentare la sua proposta tecnologica ad un range di mercato sempre più affollato e concorrenziale. 

Meizu M3E è uno smartphone piuttosto “lungo” (153,6 × 75,8 × 7,9 mm) ma ancora molto leggero (172 grammi) grazie alla scocca realizzata completamente in metallo alluminio che garantisce al tutto eleganza, purezza di linee e resistenza agli urti. Esteticamente ricorda, per sommi capi, i device Apple mentre alcuni dettagli, come le finiture laterali ben lavorate, riconducono a taluni modelli HTC.

Al suo interno, troviamo un processore a otto core della MediaTek, l’Helio P10, cloccato a 1.80 GHz ed abbinato ad una scheda grafica Mali T860 (da 700 MHz): la RAM, con la quale lavora il chip logico, ammonta a 3 GB (LPDDR3) mentre lo storage si attesta sui 32 GB, ma può essere arricchito di altri 128 GB grazie alla schedina microSD che viene inserita nello slot destinato al dual Sim ibrido.

Passando al multimediale, il display è un pannello LTPS da 5.5 pollici con una risoluzione FULLHD (1080 x 1.920 pixel), una luminosità elevata (450) ed ottimi tempi di risposta: anche le angolazioni di visuale sono molto buone, grazie all’IPS, ed il colpo d’occhio è garantito da un vetro leggermente curvo con effetto 2.5D. Le fotocamere sono 2, con quella frontale che ha una risoluzione da 5 megapixel ed un diaframma a f/2.0 mentre quella posteriore ha ricevuto in dote gran parte dei bonus fotografici: dotata di un sensore Sony IMX258 con 5 lenti, ha una risoluzione di 13 megapixel, un diaframma a f/2.2, il Flash LED dual tone e l’autofocus a rilevamento di fase PDAF.

La connettività prevede il supporto a standard come il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n (2,4 e 5 GHz), il Bluetooth 4.1, il GPS e l’LTE, mentre la sicurezza si basa su un sensore biometrico di impronte digitali posto nel frontale sotto il tasto Home: l’ mTouch, ormai alla versione 2.1, è capace di sbloccare lo smartphone in appena 0.2 secondi e supporta le gesture tipiche di tutti gli smartphone made in Meizu.

L‘autonomia si basa quasi interamente su una batteria da 3.100 mAh con fast charge proprietario (mCharge) mentre il sistema operativo NON è Android ma YunOS, una derivazione dell’Aliyun, realizzato tempo addietro da Alibaba e basato su Linux: grazie alla compatibilità con Android ed all’interfaccia FlymeOS 5.2, considerando che è anche possibile installare il PlayStore con tutto il suo corredo di app, non dovrebbe sentirsi troppo la differenza rispetto ad uno smartphone davvero Android.

Meizu M3E verrà commercializzato in Cina, a partire dal 14 Agosto, nelle colorazioni blu, black, silver, gold e rose gold ad un prezzo (al cambio) di circa 175 euro (in moneta locale 1299 Yuan). Per la commercializzazione internazionale, verosimilmente, a meno che non venga prevista una versione con Android, sarà necessario rivolgersi ai soliti rivenditori online. 

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