Il virus sullo smartphone: dieci anni di guai

Negli ultimi dieci anni gli smartphone hanno fatto passi da gigante. Ed anche i loro virus, purtroppo...

Il virus sullo smartphone: dieci anni di guai

Il primo virus ad apparire sui cellulari risale a dieci anni fa e si chiamava Cabir e nel Giugno del 20014 mise in risalto i punti deboli del sistema Symbian, realizzato da Nokia per i primi smartphone.

L’evoluzione del virus mobile ha raggiunto poi fini commerciali con RedBrowser. Che colpiva di nuovo Symbian, ma si trattava di un trojan che ingannava l’utente promettendo navigazione WAP gratuita, ma in realtà inviava di nascosto dei messaggi a tariffa speciale prosciugando il credito telefonico delle vittime. Il culmine di questo tipo di trojan si avrà con ZitMo, un software molto sofisticato che aveva come scopo decifrare i codici di accesso alle banche per prosciugare i conti correnti delle vittime e che aveva il potere di agire su diversi sistemi: Symbian, Windows Mobile (il predecessore di Windows Phone), BlackBerry e Android.

Ed è proprio su Android che negli ultimi tempi si sono concentrate le energie degli Hacker con virus molto sofisticati e dannosi come DroidKungFu, Plankton, colpevole di aver infettato ben 5 milioni di dispositivi o FakeDefend, un malware in grado di bloccare un dispositivo e di chiedere un riscatto in denaro per poterlo sbloccare e utilizzare di nuovo.

E negli ultimi anni l’evoluzione dei virus per dispositivi mobili non ha conosciuto sosta e la Fortinet, società specializzata in sicurezza informatica, ha di recente pubblicato una lista dettagliata di pericoli portati alla telefonia mobile, individuando ben 1300 nuove applicazioni dannose, ben 400.000 solo per Android.

E sicuramente i pirati della nuova era non si fermeranno qui…

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