Huawei Mate 9, il phablet Android che sposa eleganza e potenza

La cinese Huawei, nel corso di un evento molto glam e spettacolare tenuto a Monaco di Baviera, ha presentato il suo ultimo gioiello telefonico, il phablet Huawei Mate 9, destinato ad essere il punto di riferimento del mondo Android. Galaxy S8 permettendo...

Huawei Mate 9, il phablet Android che sposa eleganza e potenza

Nel corso di un evento tenutosi a Monaco di Baviera, in Germania, il CEO della divisione Consumer di Huawei, Richard Yu, ha presentato il nuovo phablet di casa, lo Huawei Mate 9, che rappresenta lo stato dell’arte della telefonia su molti versanti, non solo estetici.

Lo Huawei Mate 9 è un phablet estremamente sottile (appena 7.9 mm di spessore) e dalle dimensioni tutto sommato ben gestibili col palmo di una mano sola: un risultato non frutto della magia ma di un’accorta progettazione tecnica che ha quasi reso inesistenti le cornici dell’ampio display da 5.9 pollici.

Il comparto logico presente – al suo interno – vanta diversi primati ed è stato concepito per offrire migliori performance ed un vantaggioso contenimento dei consumi energetici: a guidare le danze è l’octa core di casa, il Kirin 960, che monta 4 core Cortex-A73 altamente performanti (a 2,4 GHz) e 4 core Cortex A53 per i compiti di routine (a 1,8 GHz) in modo da ottenere un incremento sia delle performance computazionali (+ 18%) che del risparmio energetico (+ 15%). In tandem con quest’ultimo, troviamo la GPU, anch’essa octa core, Mali-G71 che eleva le prestazioni grafiche a vette (+ 180%) per le quali è garantito il supporto al Daydream di Google: ovviamente senza lesinare sul buon senso, visto che anche il risparmio energetico se ne esce avvantaggiato (+ 40%). La RAM a bordo è costituita da un banco di 4 veloci (LPDDR4) GB mentre lo storage, sempre finalizzato ad un rapido accesso ai dati (UFS 2.1), si spinge sino a 64 GB (comunque espandibili via microSD). 

Sulla scheda tecnica sin qui vista, onde elevarne le performance al di là di quanto garantito dalle mere specifiche tecniche, Huawei ha fatto un gran lavoro di ottimizzazione: CPU e GPU, grazie al machine learning, imparano come usiamo il device e, col tempo, mettono a disposizione le risorse laddove ve n’è davvero bisogno. Anche lo storage è presidiato da un algoritmo particolarmente smart che evita l’eccessiva frammentazione della memoria che, col passare del tempo, potrebbe degradare le prestazioni del device. 

Passando al segmento multimediale il frontale vede al centro dei giochi un display IPS da 5,9 pollici con risoluzione FullHD e tecnologia cromatica “True-to-Life” per colori molto naturali e vividi. La fotocamera anteriore è da 8 megapixel, con focale a f/1.9, mentre quella posteriore, frutto della rinnovata collaborazione con Leica, ha un doppio sensore (un obiettivo in bianco e nero, da 20 megapixel, ed un a colori da 12 megapixel) dalla cui combinazione scaturisce uno zoom digitale “ibrido” da 2x: le restanti dotazioni della fotocamera principale prevedono un autofocus laser, uno stabilizzatore ottico per i video, ed un doppio Flash LED. Sempre sul retro, in una leggera depressione circolate con finiture lucide, è collocato il tradizionale sensore biometrico per le impronte digitali

A dimostrare che nessun ambito dello Huawei Mate 9 è stato trascurato, contribuiscono anche il set delle connettività e l’autonomia. Il primo annovera il supporto a 4G LTE (600 Mbps in download e 150 Mbps in upload), WiFi 802.11ac, e Bluetooth 4.2, oltre alla presenza di un chip NFC, di un GPS, e di una porta USB Type-C. Il secondo, invece, fa conto su una batteria “monstre” da 4000 mAh dotata di ricarica rapida (il 58& in mezz’ora) Huawei Fast Charge.

Nella cura che gli ingegneri di Huawei hanno dedicato al nuovo gioiello di casa è rientrato anche il sistema operativo, un Android Nougat 7.0 personalizzato con l’interfaccia Emui 5.0 in modo che con 2 tocchi si svolge il 50% delle operazioni fondamentali e, con appena 1 tap in più, si copre oltre il 90% delle funzionalità. 

Huawei Mate 9, nelle colorazioni Space Black, Moonlight Silver, Mocha brown, Champagne Gold, Ceramic White e Black (solo Silver e Grey per l’Italia) sarà disponibile online e nei negozi fisici dalla metà di Novembre a 749 euro: chi, non pago di tutto ciò, volesse ancora più esclusività, potrà ripiegare sulla limitata Porsche Edition (in vendita solo negli store Porsche) che, rispetto alla scheda standard, metterà in campo 6 GB di RAM, e 256 GB di storage, oltre ad un display AMOLED da 5,5 pollici con risoluzione QHD e vetro curvo 2.5D. Manco a dirlo, con un incremento anche sul versante della prezzistica, visto che tale versione ce la si può accaparrare solo versando sull’unghia 1395 euro

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