HoloFlex: ecco il primo smartphone flessibile con display olografico

Lo Human Media Lab della Queen's University ha realizzato il primo smartphone flessibile con display olografico: HoloFlex sarebbe in grado di flettersi leggermente e, in questo modo, di controllare proiezioni olografiche fruibili in 3D senza occhialini

HoloFlex: ecco il primo smartphone flessibile con display olografico

Di recente, i ricercatori del Queen’s University Human Media Lab hanno comunicato di aver realizzato uno smartphone flessibile con schermo olografico che consentirebbe di fruire di immagini 3D senza il bisogno di occhiali o accessori a supporto.

Lo smartphone si chiamerebbe HoloFlex ed avrebbe un display Flexible Oled, o FOLED: in sostanza, la superficie del monitor sarebbe costituita da mini basi da 12 pixel ciascuna che proietterebbero, in contemporanea e grazie a un sistema di lenti fisheye, l’immagine olografica sulla superficie del display. Il risultato sarebbe un’immagine 3D che potrebbe mantenere lo stesso dettaglio in ogni angolazione, a prescindere da chi la guardasse (senza il bisogno, nemmeno, di un paio di occhiali 3D o di un visore VR): quindi, si avrebbero delle vere e proprie immagini olografiche.

Le prime applicazioni di HoloFlex potrebbero consistere nell’agevolare la progettazione 3D visto che gli oggetti potrebbero essere piegati lungo l’asse. Sarebbe anche possibile fare delle videochiamate olografiche con l’effetto di una persona che sbucasse letteralmente dallo smartphone dell’interlocutore.

Oltre a ciò, ricordiamolo, HoloFlex – come diversi altri prototipi visti negli ultimi tempi – è flessibile. Non si piega come un portafoglio, è vero, ma ha una leggera flessibilità che può essere sfruttata per interagire con l’interfaccia olografica. Nell’ambito dei videogiochi, ad esempio, questo particolare smartphone è stato utilizzato per controllare e movimentare i personaggi del gioco Angry Birds: è bastato piegare leggermente lo smartphone (da un lato) per caricare la fionda mentre, rilasciando in un secondo momento lo smartphone, l’uccellino a cavalcioni della fionda è schizzato letteralmente sul cattivo maialino nascosto nel suo alloggio. L’effetto è stato, in vero, piuttosto suggestivo e ricorda un po’ quello di ReFlex.

Al momento, il prototipo in questione di HoloFlex risulta essere un device senza dubbio stupefacente ma dalla tecnologia ancora piuttosto acerba: lo schermo del device, anche se molto ampio, ha una risoluzione molto bassa (appena 160 per 104 pixel) perché le tante lentine usate per ottenere l’effetto olografico, sono così grandi da esser visibili a occhio nudo.

In ogni caso, la tecnologia olografica sta destando sempre più interesse in ambito mobile: già nel 2014 l’azienda Leia, spin-off di HP Labs, aveva annunciato l’intenzione di integrare dei proiettori olografici stile “Star Wars” nell’LCD di uno smartphone al fine di ottenere dei pixel direzionali. Proprio come quelli a cui sta lavorando il team di HoloFlex. Il futuro è già arrivato?

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