Negli Stati Uniti sono stati sostituiti il 13% degli smartphone targati Samsung. Tim Baxter, manager di Samsung, ha chiesto scusa a coloro che hanno dato fiducia al prodotto, dicendo che i clienti Samsung, che comprano Samsung da anni, non meritavano questo prodotto, ha rassicurato la clientela che la batteria del Note 7 è più sicura, che il problema alle celle delle batterie è risolto, e ha pregato i vecchi possessori del Note 7 di consegnare il proprio smartphone indietro. Comunque, i Samsung non consegnati, verranno bloccati dalla stessa casa produttrice.
Il dispositivo è stato ritirato il 2 settembre dal mercato in 10 paesi, dopo i problemi verificatisi a suon di esplosioni di batterie. I danni causati da questo difetto sono 92 (26 hanno preso fuoco, mentre altri 55 hanno causato danni alle auto).
Le cause di queste “esplosioni” le si possono spiegare. Iniziamo dicendo che le batterie al litio sono formate da un liquido all’interno che risulta essere altamente infiammabile. Il problema di questo liquido è nota ovviamente alle case produttrici, ma si usano queste batterie perché sono poco ingombranti. Ma il problema nasce dal fatto che le batterie Samsung “mettono pressione” sui piatti contenuti nelle celle della batteria, che ha portato i poli negativi e positivi ad entrare in contatto. In poche parole, i piatti che separano i poli positivi+ e poli negativi- si forano, provocando questa scintilla.
L’errore di Samsung, quindi, sta nel fatto di aver favorito il contatto dei due poli, aumentando la probabilità di esplosione della batteria. Questo fenomeno avviene soprattutto quando il cellulare è sotto carica, perché la ricarica veloce porta più energia alla batteria, aiutando quindi il surriscaldamento e quindi l’esplosione delle batterie.
Le vendite riprenderanno il 28 settembre con le batterie sistemate, ma Samsung comunque vuole farsi perdonare per questo errore, regalando una scheda microSD da 128 GB comprando un Galaxy S7.