Arriva ReFlex, il primo smartphone flessibile che simula un libro vero

Dalla School of Computing del Queen University Human Lab arriva ReFlex, il primo smartphone pieghevole che, grazie a sensori vari, rende lo sfogliare dei dati virtuali simile allo sfogliare fisico delle pagine di un libro cartaceo. Manca solo l'odore della carta.

Arriva ReFlex, il primo smartphone flessibile che simula un libro vero

Di smartphone flessibili se ne sono già iniziati a vedere, soprattutto ad opera della LG che ha varato la serie Flex (anche Samsung ci sta lavorando). Qualcosa di più innovativo, tuttavia, potrebbe venire da un centro di ricerca che ha appena realizzato “ReFlex”, il primo smartphone che simula lo sfogliare di un libro in modo del tutto tangibile e naturale.

ReFlex è un prototipo frutto della ricerca della School of Computing del Queen University Human Media Lab ed è basato su uno schermo AMOLED flex (a 720p) della LG (ovviamente…) mentre processore e memorie varie si trovano ai lati del display, nella zone che vengono impugnate dalle dita.

Cos’ha di speciale questo device? Che unisce, per la prima volta, un display flessibile ad un sistema che oppone resistenza alla forza fisica dell’utente (force feedback) in modo da ottenere un feedback tattile attraverso le vibrazioni.

Come si traduce tutto ciò in pratica? Più semplice di quanto non si pensi. Nel caso si stia leggendo un ebook sullo smartphone, basterà prendere quest’ultimo e piegarlo ai lati per incurvarlo verso il basso. Piegando verso destra, si ottiene l’effetto che le pagine dell’ebook scorreranno da destra verso sinistra: più pieghiamo lo smartphone verso destra, come si vede nel video, più velocemente avverrà lo scorrimento delle pagine. Scorrimento che potremo avvertire sulle dita tramite una vibrazione.

Idem se giochiamo – ad esempio – ad Angry Birds. In questo caso, per tirare la molla della fionda, dovremo piegare un lato dello smartphone verso il basso (avvertiremo la resistenza) e rilasciare (in questo caso percepiremo uno schiocco secco): ed ecco che un ingrifato Bird svolazzerà verso le case nelle quali i cattivi porcellini nascondono le uova a loro sottratte.

Secondo il dottor Roel Vertegaal, a capo del progetto ReFlex, per vedere gli smartphone flessibili davvero sul mercato, occorrerà attendere almeno 5 anni ma, nel frattempo, c’è già stata un’occasione per gustarci la presentazione di questo prototipo, ossia la più importante fiera globale sull’interazione “tangibile” tra uomo e macchina, la Tangible Embedded and Embodied Interaction (TEI), che si è tenuta tra il 14 ed il 17 Febbraio ad Eindhoven (Paesi Bassi). Ve la siete persa? Oibò, dovrete aspettare come minimo il World Mobile Congress Barcelloniano del 2021!

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