La vendita dei libri è ancora in “affanno” e la ripresa non è cosi vicina

La vendita dei libri risulta essere ancora in affanno, la ripresa non sembra cosi vicina, anche se ci sono timidi segnali, soprattutto "grazie" alla grande distrubuzione, mentre la piccola editoria, segna ancora perdite abbastanza importanti

La vendita dei libri è ancora in “affanno” e la ripresa non è cosi vicina

A Roma, durante la Fiera Dei Libri, si è discusso e ragionato sull’andamento della situazione. I dati, sono quelli ufficiali distribuiti dalla Nielsen e non molto incoraggianti, visto che, la piccola editoria nei primi 10 mesi del 2014 registra un calo delle copie di quasi -3,4%  mentre il resto del mercato si attesta a un -3.2% . Questi dati, non sono relativi comunque alla grande distribuzione, visto che, alla fine, se si conteggia anche questa, le perdite registrano quota -4.6% di fatturato, che in termini di soldi, equivalgono ad una perdita di quasi 43 milioni di euro , rapportati allo stesso periodo dell’anno prima.

La maggior parte dei libri venduti, rimane quello dei bambini e ragazzi, che assorbono una quota delle vendite totali che si aggira intorno al 20% . Il secondo podio, è per le fiction straniere, mentre, sul podio, salgono anche se solo al terzo posto, anche le fiction Italiane.

Per quanto riguarda i piccoli editori, le loro vendite sono maggiormente concentrate sui libri di manualistica, cucina, salute, tempo libero e lifestyle, guide. Ovviamente, importanti anche le vendite relative ai libri per bambini e alle fiction, anche per loro.

Le cose, vanno leggermente meglio, a livello di vendite, anche se, con risultati non eccellenti, ai piccoli editori di marchio “libero”, che tentano di “rimanere a galla” , soprattutto anche nel loro caso, grazie alla vendita dei libri per bambini. In linea generale comunque, si registrano lievi riprese soprattutto durante il periodo estivo.

Chiaramente, nonostante piccoli segnali, i segni “negativi” sono ancora abbastanza forti, e le cifre totali abbastanza impietose : basti pensare che, le copie di libri di carta venduti ad esempio nei primi dieci mesi del 2014 segnano  un -7.1%, che equivale a dire, in numeri, che rispetto all’anno prima, quindi riferimento al 2013, le copie di carta vendute, sono state inferiori per 5.5 milioni di copie.

 

La perdita è decisamente evidente, resistono con difficoltà solo alcuni settori, ma nel complesso, siamo ancora decisamente lontani dai fasti di tempo addietro, soprattutto per quanto riguarda le versioni cartacee. Nonostante questo, Marco Polillo , presidente dell’Associazione Italiana Editori, vede piccoli margini di speranza.

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