In edicola il libro di Guido Tonelli: "Cercare mondi"

Dopo aver scritto "La nascita imperfetta delle cose", il professor Tonelli torna in edicola con "Cercare mondi" proprio quando la Nasa ha annunciato la scoperta di un piccolo sistema solare che, con moltissima probabilità, potrebbe anche essere già abitabile.

In edicola il libro di Guido Tonelli: "Cercare mondi"

Cercare mondi è il titolo del libro – di 174 pagine – di Guido Tonelli, pubblicato da Rizzoli nella collana Saggi italiani.

Tonelli non è solo professore di fisica dell’Università di Pisa, ma è anche un uomo che ha fatto della sua curiosità il suo stile di vita, essendo infatti uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra.

Dopo aver scritto “La nascita imperfetta delle cose”, che narra dell’avventura intellettuale della caccia alla “particella di Dio”, Tonelli torna con “Cercare mondi” proprio mentre la Nasa ha annunciato la scoperta di un piccolo sistema solare, con moltissima probabilità abitabile, che dovrebbe trovarsi intorno alla stella Trappist-1, a circa 40 anni luce da noi.

Con questo suo nuovo libro quindi, il professore ha cercato di raccontare, nel modo più semplice possibile, quello che già sappiamo circa le scoperte dell’Universo e quello che ancora non sappiamo, cercando di mettere queste conoscenze a disposizione di tutti. “Il libro è una sorta di appello: guardate che le scoperte scientifiche stanno modificando la nostra idea del mondo. Ne vogliamo discutere? Chi meglio di umanisti e filosofi ha strumenti per interloquire ed entrare nel merito?” dichiara durante una delle tante interviste alla quale è stato “chiamato” a rispondere.

Il saggio cerca quindi di raccontare cosa abbiamo capito e cosa sappiamo dell’Universo, a partire dalla sua nascita (14 miliardi di anni fa) fino ad arrivare ai giorni nostri. E alla domanda: “Secondo Lei un’eventuale civiltà extraterrestre è arrivata o arriverebbe alle stesse nostre conclusioni?”, Tonelli risponde: “La stella in questione ha 500 milioni di anni, quindi è troppo giovane rispetto a noi, quindi credo sia un po improbabile che si sia potuta sviluppare una qualche forma di vita intelligente:non dimentichiamo che da noi ci sono voluti miliardi di anni perché comparisse Homo sapiens. Ma non dobbiamo sottovalutare il fatto che altrove, nell’Universo, può essere successo”.

Lo stesso professore, in questo libro, si chiede che tipo di fisica avranno queste ulteriori forme di vita, dal momento che noi, nonostante ci troviamo in un angolo di cosmo relativamente mite, abbiamo comunque dovuto faticare tanto e per tanti anni prima di riuscire a comprenderne determinati fenomeni “nostrani”. E, preso dalla curiosità di scoprire e dalla sua sete di conoscenza, dichiara: “Sarei curiosissimo di entrare in contatto con esseri intelligenti non simmetrici per capire che scienza hanno sviluppato loro“.

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