Buio per i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni, finale forzato

Terza storia della saga di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni: molta intensità, finale incerto

Buio per i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni, finale forzato

La terza storia della nuova saga di Maurizio De Giovanni appare fin dall’inizio molto decentrata sui personaggi che popolano il commissariato definito marcio da gran parte delle forze dell’ordine di Napoli. Il protagonista, infatti, non è titolare delle indagini che si concentrano sulla scomparsa di un bambino che è stato portato via da un museo del centro e che appare fidarsi della donna incappucciata con cui compare in un video della sorveglianza e con cui si allontana dal museo.

Le indagini sono affidate a Francesco Romano, che insieme ad Alex Di Nardo, cercano di scoprire chi ha rapito il figlio di un ricco imprenditore del Nord e nipote di un ricchissimo uomo di potere di Napoli, che a suo tempo ha costruito mezza città, ma che l’età e una lunga malattia hanno reso impotente di fronte alla scomparsa del suo unico nipote.

La storia è intensa e coinvolgente, i personaggi del commissariato sempre più definiti e Lojacono, che ha accolto con sorpresa l’arrivo della figlia che progetta di rimanere a vivere con lui, appare a tratti quasi defilato, ma sempre presente nel cuore delle indagini specie nel sorprendente finale un po’ sciupato da un eccesso di sensazionalismo che, pur volendo rendere reale la storia, sciupa un po’ il colpo di scena finale con un epilogo che ai più ottimisti appare aperto, ma che in realtà vuole rendere amarissima la bocca dei lettori.

Consigliamo vivamente all’autore di continuare a scrivere dei bastardi di Pizzofalcone, ma di entrare un po’ di più nel cuore dei lettori che necessitano di suspense e di colpi di scena, ma non di finali tronchi per eccesso di sensazionalismo.

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