Stress, malattia da lavoro: ecco come si combatte

Il Rapporto Asfor (l’Associazione Italiana per la Formazione manageriale) ha eseguito uno studio che ha confermato come lo stress sia correlato a condizioni di lavoro non propizie. 13 fattori contribuiscono al rendimento e a minori assenze

Stress, malattia da lavoro: ecco come si combatte

Uno studio eseguito su 65mila dipendenti di 19 Asl e Ospedali che hanno partecipato alla ricerca Fiaso sul “Benessere organizzativo” ha permesso di diminuire il numero degli stressati dal 25 al di sotto del 10% , riducendo anche le assenze per malattia di circa un terzo. E’ questo il risultato che ha confermato come lo stress da lavoro si può combattere condividendo obiettivi e strategie, sostenendo l’uomo anche fuori dal lavoro con la costruzione di ambienti di vita su misura.

La regolazione di orari di lavoro più flessibili, la creazione di tutor per i neo assunti o anche gli asili nido a sostegno delle mamme che lavorano sono alcuni esempi che migliorano la qualità della vita riducendo lo stress da lavoro, malattia che affligge moltissimi italiani. I dati europei  dicono che questa sindrome costa addirittura 20 miliardi di euro l’anno, ma il Rapporto Asfor (l’Associazione Italiana per la Formazione manageriale) sostiene che migliorando il clima all’interno di una posizione lavorativa cresce la produttività di oltre il 27% facendo salire l’indice di gradimento dei clienti di ben 47 punti percentuali.

13 sono i fattori che agiscono positivamente, tra cui l’abilità e la capacità di utilizzare risorse proprie, ma fondamentali sono anche il ruolo chiaro e determinato e la capacità di far fronte agli imprevisti. Anche altri fattori come la condivisione degli obiettivi e il senso di comunità si sono rivelati molto importanti. 

Invece i fattori di disagio lavorativo sono i carichi di lavoro, i problemi di conciliazione lavoro-famiglia e i trasferimenti oppure cambi di ruolo. Il Presidente della FIASO, Francesco Ripa di Meana ha sottolineato che la ricerca ha evidenziato come il perseguimento del benessere organizzativo genera un forte senso di appartenenza all’azienda.

Il Presidente FIASO aggiunge che bisogna tenere conto di tutti questi fattori quando vi sono in atto accorpamenti aziendali di grossa entità, che rischiano di far scomparire proprio questo senso di appartenenza.

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