#ioresto: la risposta del Collettivo Aleph di Catania alla fuga dei cervelli dal Sud

Il progetto viene portato avanti dai ragazzi del Collettivo in collaborazione con i professori della facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania Gianni Piazza e Rosa Rossi

#ioresto: la risposta del Collettivo Aleph di Catania alla fuga dei cervelli dal Sud

Quello della fuga dei cervelli è un problema con cui in Italia conviviamo ormai da anni. In tutto questo tempo, però, sono state spese molte più energie e risorse per interrogarsi su quali siano le mete migliori da scegliere – che sia per motivi di studio o possibilità lavorative – e quale sia il percorso più conveniente da seguire per partire, rispetto a quelle spese per capire invece cosa si potrebbe fare per fermare questo fenomeno. La fuga dei cervelli ha ormai raggiunto livelli impressionanti soprattutto al Sud: i pullman diretti al Nord si riempiono di studenti, disoccupati – giovani e meno giovani – ma anche intere famiglie, e le città del Meridione si svuotano ad un ritmo sempre più serrato.

A Catania, però, un gruppo di giovanissimi ragazzi – hanno tutti tra i 16 e i 28 anni – ha deciso di trovarsi da solo la risposta alla domanda che i politici sembrano non farsi, e cioè “come fermare questa fuga dei cervelli dal Sud Italia?“. Loro fanno parte del Collettivo Aleph di Catania, e lo scorso gennaio hanno dato il via al progetto #ioresto per #fareterritorio, qualcosa che non è solo uno slogan ma, come spiegano loro stessi, “è soprattutto una convinzione a cui ci aggrappiamo ogni giorno e su cui vorremmo confrontarci”. Il progetto nasce dalla collaborazione dei ragazzi con due professori della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania, Gianni Piazza e Rosa Rossi, con l’obiettivo di trovare un modello di analisi esportabile in altre aree d’Italia per evitare la fuga dei cervelli fuori confini del nostro Paese.

Le fasi previste sono tre: la prima – conclusasi a maggio – ha coinvolto 200 locali attivi sul territorio (membri di centri sociali, militanti politici, di comitati studenteschi, di quartiere o associazioni di volontariato); la seconda, appena avviata, coinvolgerà almeno 400 soggetti nella compilazione di un test con quesiti studiati per saperne di più su abitudini e vita degli abitanti del territorio; la terza e ultima fase, invece, riguarderà persone emigrate negli ultimi cinque anni, alle quali saranno poste domande sul loro grado di soddisfazione o pentimento per la scelta fatta di lasciare la propria città natale. Il progetto #ioresto si concluderà a gennaio del 2016, dopodiché si procederà dando spazio alle idee per trasformare la Sicilia da “trincea per resistenti” a luogo di opportunità.

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