Governo approva provvedimenti duri contro l’assenteismo

Il Governo ha approvato i provvedimenti attuativi della riforma riguardante il pubblico impiego, che delineano azioni molto stringenti e dure per quei dipendenti che si comportano in modo scorretto, danneggiando quindi l'Amministrazione stessa.

Governo approva provvedimenti duri contro l’assenteismo

Da ora in poi saranno tempi duri per chi andava sul luogo di lavoro, timbrava il cartelino – per se oo per altri –  per poi uscire di nuovo e fare altro. Tutto questo grazie ai provvedimenti attuativi della riforma sul pubblico impiego, approvti ieri dal Governo, che dettagliano quali saranno le conseguenze per chi volesse mettere in atto comportamente illeciti o scorretti ai danni dell’Amministrazione Pubblica.

“Sono norme cattive, ma giuste” dichiarano sia il Premier Matteo Renzi che il Ministro Madia. Per chi sarà colto in flagranza, ovvero timbrare il badge per poi uscire senza autorizzazione alcuna dal posto di lavoro, sarà previsto il liceniamento in tronco.

Matteo Renzi tiene a precisare che la misura era un atto dovuto verso tutti quei dipendenti pubblici onesti, che svolgono alacremente il loro lavoro e fanno funzionare per bene la complessa macchina amministrativa italiana.

L’iter per estromettere il “furbetto assenteista” dalla Pubblica Amministrazione – assicurano – sarà molto veloce. E’ prevista l’immediata sospensione del soggetto entro le 48 ore dai riscontri oggettivi dell’azione illecita, inoltre contestualmente avrà inizio la fase della contestazione, che farà si che il soggetto sia licenziato in trenta giorni.

Procedimenti disciplinari più restrittivi ed aspri, oltre che finalmente certi, oltrepassando quindi i vizi formali che spesso bloccano l’applicazione della sanzione disciplinare o del licenziamento. Sono previste anche sanzioni – fino al licenziamento –  per quei dirigenti – anche loro distratti o furbetti – che fanno finta più che altro di non vedere o sapere.

Ma se da un lato l’attuale Governo ha messo in atto provvedimenti molto restrittivi, che sicuramente non troverà il favore di molti lavoratori pubblici, dall’altro conferma che ora ci sono i presupposti e le basi per poter rivedere il contratto di lavoro dei pubblici dipendenti.

Provvedimenti molto importanti, quindi, necessari per ridare luce ad una Pubblica Amministrazione sempre piĂą osteggiata e criticata.

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