Scuola, al via 33mila assunzioni tra personale Ata e docenti

Oltre 33 mila saranno assegnati dal mese di settembre a posti definitivi nella scuola. Scontro tra sindacati e ministero: i rappresentanti dei lavoratori chiedevano la copertura di tutti i posti vacanti, come prevedeva l'accordo col precedente governo

Scuola, al via 33mila assunzioni tra personale Ata e docenti

Al via oltre 33mila assunzioni nella scuola, che cominceranno a partire dal mese di settembre. Dopo gli scoraggianti dati sulla disoccupazione in Italia, arriva una buona notizia. Da una riunione tra i tecnici di viale Trastevere e i sindacati sono scaturiti i numeri delle prossime immissioni in ruolo nella scuola, che permetteranno a migliaia di precari e di vincitori di concorso di essere finalmente stabilizzati, anche dopo dieci anni di attesa. Però, anche se i numeri sono abbastanza alti, sembra che tra ciò che richiedono buona parte dei sindacati e quanto può concedere il governo, la distanza sia incolmabile.

Il Ministero dell’Istruzione aveva già fatto richiesta per le assunzioni del personale scolastico al Ministero dell’Economia, assunzioni che saranno sottoscritte nelle prossime settimane. Nel frattempo, gli Uffici scolastici regionali e i provveditorati stanno avviando le procedure di assunzione dalle graduatorie provinciali dei precari e dalle liste dei concorsi a cattedre, conclusi da poco.

Dai dati forniti dal ministero, saranno 15mila e 400 le assunzioni tra i docenti di posto comune, divisi tra scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola media e superiore, e 13.342 quelli di sostegno, già approvati dall’ex ministro Maria Chiara Carrozza nel 2013. A questi numeri saranno aggiunti 4mila e 900 assunzioni di personale Ata, dislocati tra uffici amministrativi, tecnici e ausiliari. Nel complesso, sono quasi 33mila e 700 posti che sono di estrema importanza per chi attende un posto fisso da anni e vuole finalmente sistemarsi. La settimana prossima verrà resa nota la ripartizione per ordine di scuola e provincia ed entro il primo settembre si procederà alle nomine.

Per i sindacati però le quasi 34mila assunzioni sono considerate insufficienti; avevano chiesto che fossero assegnati tutti i posti vacanti e disponibili, come era stato stabilito dall’accordo che il governo precedente aveva fatto con i rappresentanti dei lavoratori. Il rispetto dell’accordo avrebbe assegnato 26mila cattedre comuni, 16mila posti di sostegno e 4mila e 700 posti di personale non docente. In totale 46/47mila posti, invece il Ministero ha stornato oltre 7mila docenti in esubero a causa dei tagli operati non solo dalla riforma Gelmini, ma anche dalla diminuzione della popolazione scolastica del meridione.

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