Riforma scuola: i professori saranno scelti dai presidi

Nel ddl sono state confermate le centomila assunzioni nel 2015-2016 che andranno a coprire le cattedre vacanti. Basta a classi pollaio e a supplenze, duecento milioni per il merito dei docenti

Riforma scuola: i professori saranno scelti dai presidi

Per mettere in atto la rivoluzione della scuola Renzi ribatte al parlamento: “Questa non è una semplice riforma della scuola, ma una «rivoluzione strepitosa», non solo perché  si assumeranno sì 100 mila precari, ma esaurite le graduatorie punto, si fanno i concorsi, chi li vince entra, chi li perde sta a casa»; ma perché si introduce per la prima volta in Italia il principio di merito”. Un appello lanciato dal premier per accelerare la riforma e approvare questo disegno di legge.

Matteo Renzi arriva in sala stampa con Stefania Giannini e Graziano Delrio sereno e soddisfatto, dopo un consiglio dove è tutto andato liscio oltre le aspettative, e durante il quale sono anche state definite le linee di un disegno di legge sulla Rai che sarà approvato al prossimo turno.

Da lunedì dunque le Camere avranno davanti un testo sulla scuola che pone diversi punti chiave: prima di tutto una scuola autonoma, con un preside che potrà scegliere gli insegnanti da un albo a chiamata diretta e, novità assoluta, gli stessi presidi saranno valutati su ciò che faranno per la scuola. Basta con le classi pollaio e niente supplenze, e una grande novità, la carta del prof: in pratica i docenti avranno 500 euro da spendere per la propria formazione, per migliorarsi e accedere a teatri, concerti e altro. 

Sulla valutazione del merito il premier dice: “Gli scatti di anzianità non sono stati cancellati perché sarebbe stato l’unico comparto del pubblico impiego a non averli. Ma si mette una cifra aggiuntiva sul merito. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà saranno decise dal preside. Per la prima volta in 70 anni si son messi 200 milioni sul merito degli insegnanti. Non sono noccioline”. Fondamentale per stabilire il merito sarà la trasparenza, con curriculum e bilanci online, facilmente visionabili. Inoltre, il premier ricorda che sarà rafforzato l’insegnamento di musica, arte, educazione motoria e lingue, per consentire ai ragazzi un inglese fluido e dignitoso.

A mostrare approvazione per tutte le novità inserite nel disegno di legge è stato il ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha commentato con soddisfazione su Twitter: “Approvato in Consiglio Ministri il ddl “la buonascuola” Un impegno mantenuto e uno sfregio sanato: tornano la storia dell’arte e la musica“.

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