I pasti da consumare per ottenere risultati migliori nello studio

Sin da quando siamo piccoli le nostre mamme si chiedono cosa darci da mangiare per ottenere risultati migliori nello studio e all'università iniziamo a chiedercelo da soli. Ora, studi scientifici dall'Australia all'Italia, hanno dato delle risposte in merito.

I pasti da consumare per ottenere risultati migliori nello studio

Dall’Australia all’Italia, gli scienziati hanno condotto vari studi su quali sono i cibi che aiutano ad ottenere risultati migliori nello studio. Questi cibi vanno inseriti, ovviamente, nei vari pasti della giornata e non servono solo bevande energetiche e tanti caffè per raggiungere l’obiettivo.

Lo studio australiano si è occupato di una fascia d’età che va dagli 8 ai 15 anni coinvolgendo ben 4200 studenti: sono stati messi a confronto i risultati di test di valutazione del rendimento scolastico di alunni che consumavano frutta e verdura alla sera e altri che consumavano cibi pronti e bevande zuccherate sin dalla prima colazione.

Tenuto conto anche del sesso degli alunni e del posizionamento socio-economico delle rispettive famiglie, si è scoperto che i ragazzi che consumavano verdura hanno ottenuto risultati migliori ai test, seguiti a ruota da chi consumava frutta; infine, si è osservato che le bevande zuccherate hanno fatto ottenere risultati bassi.
Sicuramente, a spiegare l’esito positivo dovuto alla frutta e alla verdura, è l’alto contenuto di di sostanze antiossidanti e altri composti bioattivi che agiscono sui neuroni e migliorano le capacità cognitive, mentre le bibite zuccherate e pasti pronti hanno poche sostanze nutritive; in particolare lo zucchero, come è risaputo, agisce come fonte di energia rapidamente ma di poco tempo.

In Italia, gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp) hanno invece condotto una ricerca su 500 alunni tra maschi e femmine basandosi sul numero di pasti e le quantità di proteine, carboidrati e grassi introdotti.
Si è così scoperto che, con l’avanzare degli anni, sempre meno studenti fanno colazione, merenda e spuntini, pasti che apportano energie al cervello, un dato che coinvolge anche i bambini con meno di 6 anni.

Le energie introdotte nella dieta derivano dal 15% di proteine, 33% dai lipidi e 52% dai carboidrati, che sono valori concordi con ciò che consigli il LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) per la popolazione italiana. Il dato che però non va bene nella dieta degli studenti è quel 20% di carboidrati semplici introdotti che, sempre secondo il LARN, non dovrebbe superare il 15%. Purtroppo, troppi spuntini e merende comprendono dolci confezionati e industriali, torte e biscotti che, quindi, contengono zuccheri raffinati.
Ma il dato più preoccupante è quello che riguarda l’elevato consumo di bibite zuccherate e grassi saturi di origine animale.

Infatti, ben il 50% degli adolescenti consuma bibite industriali anche durante i pasti principali in cui sarebbe preferibile bere solo acqua e la maggior parte dei ragazzi mangia poco pesce, non consuma quasi frutta secca, ottima fonte di Omega3, e fibre derivanti da frutta e verdura. Per quanto riguarda queste ultime, infatti, in molti non arrivano a una porzione al giorno.

In base a questi dati negativi, l’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp), ha stilato una miniguida nutrizionale per chi studia:

  • mai saltare la colazione e consumare, preferibilmente, cereali integrali e fette biscottate con latte o yogurt, magari con un velo di marmellata, in quanto una sana colazione prepara il cervello ad affrontare la giornata di studio;
  • i cereali integrali, in pasta e pane, hanno il potere di potenziare la memoria e di non appesantire il cervello e portare sonnolenza, aspetti negativi che invece fanno i cereali raffinati utilizzati normalmente nei carboidrati;
  • consumare pesce azzurro è un ottimo modo per il cervello di apportare acidi grassi essenziali come gli Omega3 che sono importantissimi per migliorare memoria e concentrazione e per un’ottimale funzione dei neuroni;
  • la frutta secca rappresenta uno spuntino energetico e sano e ha lo stesso effetto del pesce azzurro, anch’essa contiene Omega3, in particolare mandorle, pistacchi e noci, quest’ultime, inoltre, contengono anche ferro importantissimo per migliorare la prontezza mentale e la memoria;
  • la frutta fresca, la verdura e i legumi apportano vitamine, antiossidanti e sali minerali al cervello, che aiutano a migliorare il rendimento e le abitudini scolastiche; in particolare, cavoli, broccoli, cavoletti, cavolfiori, ceci, fagioli e lenticchie, hanno un alto contenuto di acido folico, che previene l’invecchiamento delle cellule celebrali e favorisce il potenziamento della memoria;
  • infine, quanto la concentrazione cala, il cioccolato (meglio se fondente) infonde buon umore e una carica energetica capace di farci continuare a studiare, inoltre il cioccolato fondente contiene nutrienti utili per il nostro organismo anche a livello di apprendimento.
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