Germania vuole manodopera a basso costo? C’è “riserva Italia”.

Prezioso articolo di Paolo Damanti su Orizzontescuola.it: il piano scuola-lavoro, i vantaggi della Germania e la "riserva Italia".

Germania vuole manodopera a basso costo? C’è “riserva Italia”.

La Germania ha bisogno di manodopera a basso costo? Nessun problema: ci pensa la “riserva Italia”.

Scuola-lavoro a vantaggio loro!

Il 14 giugno in un meeting tra Germania, Francia, Spagna e Italia con focus sulla piaga della disoccupazione giovanile, si è approntato un pacchetto di misure occupazionali, che prevedono il coinvolgimento dell’istruzione.

Lo scopo? avviare un sistema unitario che preveda una formula mista di formazione scolastica e avviamento professionale.

L’italia deve potenziare l’istruzione tecnica e professionale, come già previsto da precedenti accordi.

E siccome l’Europa del mercato unico e della mobilità dei fattori di produzione prevede anche la mobilità dei lavoratori (necessità amplificata dall’adozione dell’Euro-marco allargato), la Germania si troverà in prima linea nel finanziamento di progetti di scuola-apprendistato, come già succede in Portogallo e Spagna e presto anche in Italia.

La mobilità sarà, ovviamente, molto poco a doppio senso e parecchio a senso unico: flusso Piigs-Germania, per intenderci.

Stiamo parlando di immigrazione pianificata che, per quanto possa essere qualificata, non troverà in Germania stipendi da favola e strabilianti occasioni di emancipazione. La Germania ha infatti provveduto a fare, non appena adottato l’Euro, una serie di riforme molto violente del mondo del lavoro (pacchetto Hartz IV) in modo da comprimere i costi (con relativa compressione della capacità di spesa dei lavoratori) per caratterizzare la propria economia sul successo dell’export.

A danni degli altri paesi dell’Unione, soprattutto quelli dell’Eurozona.

(continua)

 

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