Tra 120 anni, i robot potranno svolgere qualsiasi tipo di lavoro

Tra poco più di un secolo, i robot saranno in grado di svolgere qualsiasi lavoro fatto oggi dall'uomo. È questa la conclusione a cui sono giunte due ricerche condotte rispettivamente dal Mit e dall'Università di Oxford.

Tra 120 anni, i robot potranno svolgere qualsiasi tipo di lavoro

È innegabile che l’innovazione tecnologica continui a fare passi da gigante. Spesso, però, ci si domanda se anche l’automazione abbia un limite fisiologicamente non valicabile. Ogg,i i robot sono in grado di svolgere molte mansioni, ma il supporto dell’uomo rimane a tutti gli effetti necessario e determinante.

Eppure, in un futuro non molto lontano, anche i robot acquisteranno una notevole autonomia, arrivando a sostituire in tutto e per tutto la figura umana. Secondo una ricerca del Mit, “le macchine intelligenti saranno in grado di fare qualsiasi cosa faccia ora un essere umano. E spesso anche meglio”.

A quanto pare, dobbiamo metterci il cuore in pace. Prima o poi, lo scenario delineato dal Mit diventerà una realtà quotidiana. Il problema non è quindi il se, ma il quando. A dare una risposta sulle tempistiche, ci ha pensato un’ulteriore ricerca, questa volta condotta dall’Università di Oxford.

In questo caso, i ricercatori del prestigioso ateneo inglese hanno intervistato i massimi esperti planetari in fatto di automazione e intelligenza artificiale. I 1.634 guru interpellati non hanno avuto dubbi. L’automazione totale sarà possibile nel giro di poco più di un secolo. Già tra 45 anni, i robot “saranno in grado di lavorare meglio degli uomini”. A quel punto, sarà decisamente più conveniente investire su di una forza lavoro automatizzata, che non nelle risorse umane.

Ma, per liberare l’umanità da qualsiasi tipo di lavoro, occorreranno ulteriori 75 anni. Il che vuol dire che, tra 120 anni, i robot saranno in grado di svolgere qualsiasi tipo di mansione. Potranno guidare i camion, gli aerei, redigere bilanci aziendali, prevedere il meteo, e saranno più bravi dei consulenti finanziari, dei giornalisti, degli scrittori e – persino – dei chirurghi. Inoltre, l’intelligenza artificiale renderà le macchine anche molto creative: potranno, per esempio, realizzare qualsiasi costruzione con i Lego, e scrivere best-seller o canzoni che scaleranno le classifiche.

Vivremo, quindi, in un mondo di robot dove all’uomo altro non rimarrà che potersi godere un’eterna pensione.

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