Toyota annuncia una batteria dalla lunga autonomia grazie al magnesio

Il centro di ricerca Toyota del Nord America, il Trina, ha appena annunciato la realizzazione di un prototipo di batteria che, grazie all'impiego di ioni di magnesio, riesce a contenere più energia nell'ambito di dimensioni molto compatte.

Toyota annuncia una batteria dalla lunga autonomia grazie al magnesio

La tecnologia principale adottata dalle batterie usate nei device mobili (tablet, notebook, smartphone, smartwatch) e nelle auto elettriche o ibride prevede l’uso di ioni di litio. Il risultato consiste nell’ottenere batterie potenzialmente pericolose (possono esplodere) e dalla scarsa autonomia. Per fortuna, i laboratori di ricerca di Toyota stanno lavorando a batterie agli ioni di magnesio che saranno più piccole e potenti.

In effetti, se pure gli smartphone di oggi sono sempre più innovativi a livello prestazionale, la loro autonomia lascia sempre a desiderare e, sovente, dobbiamo ricorrere a dispositivi con ricarica ultrarapida, a cover con batteria inclusa, a power bank da taschino. Toyota sta studiando da tempo il problema per via del suo sempre fortissimo impegno nel settore delle auto ibride ed ha fatto una scoperta che potrebbe tornare utile anche per gli smartphone.

In particolare, i centri di ricerca Toyota del Nord America hanno progettato una batteria più piccola e potente grazie all’impiego di magnesio al posto del litio. Secondo gli studi della dottoressa Rana Mohtadi, ingegnere chimico e scienziato principale di Toyota, gli ioni di magnesio nell’elettrolita reggono una carica positiva doppia rispetto a quelli di litio e questo permette, in una superficie definita, di ospitare una densità maggiore di energia: si parla di valori superiori di 8/12 volte a quelli del litio e con un’efficienza di ricarica superiore di ben 5 volte.

Attualmente la batteria agli ioni di magnesio di Toyota ha superato alcune difficoltà legato alla corrosione delle componenti metalliche ma è ancora ben lungi dal poter essere introdotta in prodotti di mercato: secondo Toyota, infatti, ci vorranno almeno 20 anni per elaborare una tecnologia sufficientemente stabile e concreta.

Nel frattempo, ricordiamo che anche altre importanti realtà stanno lavorando sull’innovare le unità di energia: il MIT ha progettato una batteria che va a zucchero e l’Università di Harvard si è buttata sulla batteria al rabarbaro che potrebbe esordire già nel 2017.

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