Surface Studio, ecco il primo computer all-in-one della Microsoft

Nel corso del 26 Ottobre, Microsoft ha tenuto un evento in cui ha presentato diverse novità ruotanti attorno alla nuova versione di Windows 10 ("Creators Update"): tra queste, a stupire di più è stato il primo all-in-one Microsoft, ovvero il Surface Studio.

Surface Studio, ecco il primo computer all-in-one della Microsoft

Finalmente, a metà pomeriggio (ore italiane) del 26 Ottobre, si è tenuto l’evento Microsoft durante il quale Satya Nadella ed il suo staff hanno presentato le novità targate Redmond per il 2017: tra queste, oltre all’annuncio della nuova release di Windows 10 (Windows 10 Creators Update), e di una variante rinnovata del Surface Book i7, vi è stato molto spazio anche, soprattutto, per il primo computer all-in-one di Microsoft: il Surface Studio.

Surface Studio appartiene alla classica categoria dei computer compatti che – costituiti da display, stand e base di appoggio -tendono ad occupare poco spazio sulle scrivanie dei professionisti. Tuttavia, è anche altro: nello specifico, una sorta di tela per addetti al trattamento dell’immagine e dei contenuti multimediali.

Il pannello LCD è il più sottile al mondo, con i suoi 1.3 mm, ed è inserito all’interno di un esile (12.5 mm) display dalla diagonale di 28 pollici, con rapporto panoramico 3:2. Se a questi dettagli aggiungiamo anche una risoluzione pari a 4500×3000 pixel, ed una densità per pixel di 192 PPI, ne deriva una capacità di visualizzare il 63% in più dei pixel in auge presso un già ragguardevole schermo 4K (tradotto in numeri: 13,5 milioni di pixel).

A tale dotazione hardware – nel display – si abbinano anche delle funzionalità software non da poco: il tool “TrueScale”, ad esempio, garantisce un’esatta corrispondenza – a livello dimensionale – tra le dimensioni del documento digitale e quelle del documento real-cartaceo, mentre “TrueColor” – nomen omen – si occupa di assicurare la massima fedeltà cromatica del modello digitale (magari realizzato con il nuovo Paint) rispetto a quello reale e aiuta a passare agevolmente da un profilo colore (es. sRGB) all’alto (es. il DCI-P3 tanto in auge presso l’home cinema in quanto sponsorizzato da grosse majors quali 20th Century, Metro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros etc). 

Completano le dotazioni della parte display (con tecnologia PixelSense, che permette di usare – sul touchscreen – due mani in contemporanea) anche la presenza di altre 2 componenti: in primis, la Surface Studio HD, una videocamera da 5 megapixel utilizzabile con Skype e per l’autenticazione tramite Windows Hello, e – in seconda sede – un set di microfoni capaci di recepire i comandi vocali per Cortana anche a distanza, magari da un’altra stanza. Lo stand di appoggio consente a detto display di piegarsi sino a 20 gradi e, quindi, gli fa quasi da “leggio” in virtù di un sistema a 80 molle. 

All’interno della base, realizzata in alluminio, troviamo un comparto logico cadenzato in varie versioni, ad ognuna delle quali, ovviamente, corrisponderà una diversa prezzatura: il modello base prevede – a 2999 dollari – un processore Intel Core i5, 1TB SSD di storage, ed una RAM da 8 GB, la versione intermedia – per 3499 dollari – porta il processore al livello i7 e la dotazione di RAM a 16 GB, mentre – infine, a 4199 dollari – troviamo la versione pompata che, invece, raddoppia sia lo storage SSD che la RAM (rispettivamente 2 TB e 32 GB). Il resto della componentistica, poi, annovera un altoparlante 2.1 e l’alimentatore da 270w con il relativo cavo che fuoriesce dal lato posteriore: davvero ragguardevole, per parte sua, la dotazione di porte per connettere periferiche di input-output, o per espandere lo storage (nello specifico, troviamo 4 porte USB 3.0, lo slot SD, un’uscita mini DisplayPort, la porta Ethernet LAN, ed il jack da 3.5 mm per le cuffie).

Uno degli elementi, tuttavia, per i quali Surface Studio merita la spesa e si distingue notevolmente dai competitor dotati di maggiore esperienza, è la presenza del “Surface Dial”, una curiosa manopola-controller che, appoggiata sullo schermo e messa a interagire con Windows INK, consente di variare i parametri del tratto dalla Surface Pen (inclusa) mentre, posta sulla scrivania, funge quasi da mouse e permette di calibrare il livello dello zoom, di passare da una pagina web all’altra, e di interagire con numerose app (es. Windows Maps, Paint, Groove Music, OneNote, Sketchpad). Peccato, però, che Surface Dial NON sia inclusa nel boundle e che vada acquistata a parte (99 dollari, a partire dal 10 Novembre).

Surface Studio – animato da Windows 10 – può già essere preordinato, negli States, sulla base delle configurazioni poc’anzi esposte che, poi, verranno spedite a partire dal 15 Dicembre: nel boundle, assieme al Surface Studio, oltre alla Surface Pen, troveremo – fortunatamente – anche la Surface Keyboard ed il Surface Mouse. 

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