L’intelligenza artificiale euristica che si comporta come un alunno

Diventa realtà un'intelligenza artificiale, ideata da due ricercatori canadesi, che sarebbe capace di apprendere proprio come un normale essere umano.

L’intelligenza artificiale euristica che si comporta come un alunno

Dal Canada arriva la notizia di un nuovo sistema di intelligenza artificiale, creato da due ricercatori dell’Università di Toronto, Parham Aarabi e Wenzhi Guo. I ricercatori hanno creato un’intelligenza artificiale euristica che ha l’obiettivo di imitare il cervello umano tramite un sistema neuronale non biologico.

Secondo l’articolo apparso sulla rivista scientifica IEEE Transactions on Neural Networks and Learning Systems, l’intelligenza artificiale euristica è capace di superare il livello del 160% nell’apprendimento degli algoritmi, con una precisione del 9%.

La nuova forma di intelligenza riesce a risolvere problemi anche se non conosce i dati, ed è abile nell’apprendere in maniera autonoma le informazioni. In pratica, le viene dato solo il problema da risolvere e, poi, tocca a lei fare un’elaborazione per risolvere il suo compito: un po’ come, per esempio, quando un maestro spiega la lezione ad un alunno, e quest’ultimo deve capire la lezione e successivamente esporla o eseguire degli esercizi.

Il compito che è stato assegnato all’alunno artificiale era quello di capire se, in alcune foto, c’erano dei capelli umani, dopo che gli ingegneri gli avevano insegnato cosa erano i capelli. Da notare che questo tipo di intelligenza non utilizza un algoritmo che recupera tante foto con esempi per ogni tipo e colore dei capelli, ma prende le informazioni riguardanti i capelli, e – poi – li cerca nella foto.

I risultati del test sono stati impressionanti, e Parham Aarabi li spiega in questi termini: “quello che abbiamo visto riproduce la dinamica del maestro che insegna qualcosa a un bambino, il quale finisce per apprendere qualcosa che va oltre le istruzioni”. L’algoritmo dell’intelligenza artificiale è riuscito a trovare i capelli anche nei posti più nascosti, per lo sfondo che mimetizza il colore, ed ha creato una classifica dei capelli riconosciuti.

Uno sforzo quasi inesistente per la nuova intelligenza artificiale euristica, che potrebbe essere la nuova frontiera in vari campi, che vanno dalla medicina al quello dei calcoli. 

Continua a leggere su Fidelity News