La Cina sarà la prossima potenza dell’alta tecnologia

La Cina non sarà più solamente in futuro la fabbrica del mondo, come è in questo momento, ma diventerà a breve, secondo molti analisti, la prossima potenza nella produzione di alte tecnologie: le altre concorrenti sono avvisate.

La Cina sarà la prossima potenza dell’alta tecnologia

Due tizi, Han e Sophia, discutono sul futuro del genere umano sul palco di un teatro di Hong Kong, chiedendosi se le macchine scavalcheranno l’uomo nella vita lavorativa e sociale. Il dibattito è molto acceso e ricco di particolai: tutto questo potrebbe essere l’interpretazione di due buoni attori, ma ciò che rende particolare questo discorso è che Han e Sophia sono due robot dal volto umanoide. Infatti, il signor Ben Goertzel ha spostato la sua azienda ed i suoi interessi in Cina, nuova frontiera dell’hi-tech.

La Hanson Robotics è una delle tante imprese che hanno messo le radici in Cina, dove l’alta tecnologia sta diventando il nuovo fronte economico del gigante asiatico: in questo paese le alte tecnologie ed il loro sviluppo stanno sempre prendendo più piede, ponendolo nella ambita posizione di testa per quanto riguarda l’economia tradizionale.

Uno dei fronti più importanti dove la Cina sta investendo risorse e ricerca è quello dei computer quantistici, i quali saranno milioni di volte più veloci dei PC tradizionali, un campo dove gli Stati Uniti ed i suoi colossi dell’informatica stanno spendendo risorse limitate, e nel quale l’Europa è ancora molto indietro nello sviluppo di queste tecnologie.

La Cina per la prima volta nel mondo, così, appare non solo come la grande fabbrica mondiale e come il luogo ideale per imitare prodotti di successo, ma si scopre, grazie ai suoi talenti della ricerca ed alle aziende che stanno investendo tante risorse nell’innovazione, una delle potenze mondiali che più di tutte potranno influire sul futuro dei brand tecnologici e nelle tecnologie dell’informatizzazione digitale.

Così la Cina, che appariva come un paese autoritario guidato da personaggi che indirizzavano l’economia a loro piacimento, si scopre come una terra florida nella quale investire e fare ricerca può portare a risultati redditizi ed all’innovazione di tecnologie avanzatissime, con gli Stati Uniti sì innovatori con le start up, ma bloccati dalle lobby, dalle grandi aziende dell’informatica che cercano di fermare sul nascere i nuovi concorrenti, e con un Congresso bloccato da anni da giochi politici improduttivi.

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