In Toscana vengono prodotti i pomodori hi-tech

A Gavorrano, in provincia di Grosseto, un imprenditore ha creato una grande azienda di produzione di pomodori, con decine di ettari di terreno in un contesto contraddistinto dalla tecnologia d'avanguardia.

In Toscana vengono prodotti i pomodori hi-tech

L’Italia è un paese dalle mille risorse, e lo dimostra con l’introduzione sul mercato di prodotti di alta qualità sia dal punto di vista dell’immagine che del valore aggiunto. Anche il settore agricolo occupa le prime posizioni nell’avanzamento delle tecnologie utilizzate, e lo dimostra un esempio che ci viene fornito direttamente dalla Toscana.

A Gavorrano, in provincia di Grosseto, esiste un’azienda di pomodori contraddistinta dall’utilizzo di tecnologie di primo livello. A ideare questo pozzo di scienza e di idee innovative è il signor Luigi Galimberti, un imprenditore 45enne originario della Toscana, il quale ha dismesso la sua precedente attività di costruzioni edili, fallita per la crisi economica, decidendo di dedicarsi anima e corpo ad un progetto innovativo tutto suo.

Il signor Galimberti ha raccolto i fondi tramite un crowdfunding personale, prodotto con una semplice presentazione di Powerpoint. Varie aziende ed istituti bancari hanno creduto in lui, ed hanno permesso di raccogliere ben 19 milioni di euro, i quali sono serviti a creare un’impresa ad alta tecnologia e completamente biologica che contempla in essa l’espressione totale dell’agricoltura di precisione.

Si tratta di un progetto ecosostenibile che conta su 19 ettari di terreno coltivati soprattutto a serra, nei quali si raccolgono pomodori: il sistema efficiente ad alta tecnologia permette di mettere sulle tavole degli italiani un prodotto completamente privo di pesticidi grazie ad un esercito di coccinelle che combatte i parassiti responsabili delle malattie dei pomodori, il tutto regolato con sensori e casette introdotte nelle serre con prodotti di avanguardia.

I pomodori risultano – così – perfetti e, qualora ci siano delle malformazioni, gli addetti alle serre predispongono delle “cure” ai pomodori malati, senza l’uso di agenti chimici, che rendono il prodotto anch’esso di prima scelta. Tutto questo ha dato lavoro a più di cento persone in un settore che può aprire molte porte per scoprire nuovi campi di eccellenza, e per dare lavoro a migliaia di persone.

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