HP t530 e HP mt21, terminali da ufficio per i server aziendali, e gli ambienti cloud

Presente alla recente convention sulla virtualizzazione del software, l'americana HP ha presentato i suoi nuovi terminali da ufficio, per l'accesso al cloud, ai servizi web based, o ai server aziendali, HP t530 (Thin Client) e HP mt21 (Mobile Thin Client).

HP t530 e HP mt21, terminali da ufficio per i server aziendali, e gli ambienti cloud

Uno dei rami dell’informatica in maggiore ascesa – specie dopo l’arrivo del Play Store con le sue tante app – è quello dei Chromebook, computer che uniscono un’elevata sicurezza, buone prestazioni, estrema facilità di aggiornamento del software, usato come servizio remoto, ad un prezzo solitamente assai accessibile. In ambito aziendale, un simile risultato viene ottenuto ancora dai cari “vecchi” terminali, settore nel quale si è di nuovo cimentata la Hewlett-Packard, con i nuovi HP t530 (Thin Client) e HP mt21 (Mobile Thin Client).

HP t530 (seriale Y5X64ET) è una torretta assai compatta (3,5 x 20 x 20 cm, per 0.96 kg) e dall’aspetto elegante (molto gradevole la texture laterale) animata, lato hardware, da una soluzione AMD che prevede un processore dual core GX-215JJ (1.5 GHz di clock che arriva a 2 in burst) ed una GPU Radeon R2E. La RAM può essere configurata in assetti massimi da 16 GB, mentre lo storage – sempre SSD – è previsto in diverse soluzioni fino a 512 GB

Il lato anteriore propone 3 porte, tra cui un jack per le cuffie, e due recenti USB 3.1 (di cui una Type-C), mentre il retro monta 2 DisplayPort, 1 Ethernet LAN (RJ-45) con Gigabit, 2 moderne USB 3.1 e, con la logica di supportare anche periferiche meno recenti, 2 USB 2.0 in tandem, opzionalmente, con una porta seriale o una VGA (i display supportati, però, restano 2). La connettività è anche Wi-Fi, grazie ad un’antenna interna che, in caso di cattiva o scarsa ricezione, può essere supportata da una esterna. Il sistema operativo di questo cloud desktop può essere, in alternativa, Windows 10, o una distro Linux

L’HP mt21, che può essere usato negli uffici come client per i server aziendali, o per fruire le app sul cloud o i servizi web based, ha l’aspetto di un elegante notebook con una tastiera in alluminio satinato, e finiture in argento lucido. Il display, da 14 pollici con risoluzione FullHD, tollera l’illuminazione ambientale grazie al trattamento antiriflesso, e si presta al lavoro nelle ore serali grazie alla retroilluminazione via LED: sempre in ottica multimediale, si registra la presenza dell’HP Audio Boost, e della webcam con microfono dotato di cancellazione del rumore (HP Cancellation Noise). 

L’HP mt21 è sprintato, come potenza di calcolo, da un processore Intel Celeron 3865U (clock a 1,8 GHz) abbinato a memorie DDR4, e a storage SSD da 128 GB: con tale configurazione si ha a disposizione quasi la potenza di un normale portatile, ma con un’autonomia pari a 15 ore (in ogni caso, la ricarica è rapida e in un’ora e mezza consente il ripristino del 90% della batteria).

L’uso in mobilità è garantito dal supporto agli standard Bluetooth 4.2 e Wi-Fi ac, mentre l’espansione d’uso conta a sinistra su un jack per cuffia/microfono, un lettore di schedine SD, una porta USB 3.1, e a destra su una porta HDMI e su 2 USB (una Type-C e una 3.1). Oltre alla possibilità di connettere una dock esterna, è possibile associarvi anche un ulteriore display (grazie alla VGA), e disporre di una più stabile connessione cablata (porta RJ-45). La sicurezza, infine, può contare sullo scanner opzionale per le impronte, e su un sistema operativo a scelta tra Win 10 IoT Enterprise e HP ThinPro. 

I terminali HP t530 (deskop) ed mt21 (mobile) arriveranno in commercio anche nel Bel Paese, grazie alla distribuzione nei mercati EMEA, a prezzi base che oscilleranno tra 430 e 480 euro

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