HandEnergy, e ricarichi lo smartphone con l’energia pulita del corpo

La scarsa autonomia dei device mobili moderni ci costringe a girare con ingombranti powerbank, mini-pannelli solari, o a cercare - ovunque - una presa elettrica. Grazie a HandEnergy, invece, si potrà ricaricare uno smartphone grazie all'energia del corpo.

HandEnergy, e ricarichi lo smartphone con l’energia pulita del corpo

L’esagerata potenza di calcolo dei moderni device mobili, purtroppo, non è stata accompagnata da un eguale sviluppo della loro autonomia che, anzi, è andata via via riducendosi. Per questo motivo, hanno avuto una gran diffusione i powerbank, batterie portatili, a volte basate su pannelli solari: il problema è che anche questi supporti vanno caricati, abbisognano di una presa di corrente, o del sole. Ecco perché è nato HandEnergy, la pallina che ricarica lo smartphone con l’energia del corpo.

HandEnergy si basa sul funzionamento delle PowerBall, le sfere dotate di un rotore interno, sovente utilizzate per la riabilitazione, o per accrescere la potenza del polso. A queste, Alex Novik – il cofondatore di Be.Energy – ha aggiunto una batteria da 1000 mAh, che viene caricata proprio scuotendo la sfera: il risultato è stato una sfera così compatta da stare anche in tasca (70,7 x 72,8 mm), ma sufficientemente leggera (380 grammi) e comoda da essere impugnata in mano.

Il funzionamento di una HandEnergy è molto semplice. Dopo aver impugnato un anello di attivazione, che trasmette al rotore il segnale di via, basta agitare la mano, affinché il rotore inizia a girare: la sua velocità è di 5000 giri al minuto (rpm), sufficienti per caricare la succitata batteria in 40-60 minuti. A quel punto, visionato lo stato di avvenuta carica tramite un indicatore a LED, sarà possibile collegare alla HandEnergy – via USB – un qualsiasi device mobile che supporti la carica a 5V 1A, e procedere a rimpolparne l’autonomia.

Va da sé che, data la modesta capienza energetica di cui è dotata, HandEnergy non riuscirà a ricaricare del tutto lo smartphone, o il tablet di turno, ma – almeno – gli darà quel tanto di autonomia in più per portare a termine un compito importante, come una telefonata, l’invio di una mail, etc.

Molto interessante, infine, è la possibilità di abbinare la HandEnergy, via Bluetooth, con la companion app dedicata, in modo da monitorare quanta energia si sia prodotta col proprio polso, e sì da confrontare il risultato ottenuto, in ottica motivazionale e competitiva, con quello esibito dagli altri utenti della HandEnergy, opportunamente riuniti in una piccola community. 

HandEnergy, dopo oltre 12 prototipi, è sbarcato su Kickstarter, ove è stato oggetto di una trionfale campagna di finanziamento (71 mila dollari raggranellati in un mese), che gli ha permesso di andare in produzione. Ad oggi, questo utile device, che sfrutta l’energia, pulita, del corpo umano per ricaricare i dispositivi mobili, è pre-ordinabile sul sito aziendale (www.hand.energy) al prezzo di 79 dollari (più le spese di spedizione), con un risparmio del 20% sul prezzo di listino, che sarà fissato a 99 dollari. Le prime spedizioni, inizieranno nel Maggio del 2017: in tempo per le escursioni della bella stagione!

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