MasterCard è una delle più grosse società di carte di credito e debito d’America e del mondo intero e sta continuamente cercando nuove strade per facilitare gli acquisti online dei suoi utenti.
Secondo alcune statistiche eseguite da Norstat per MasterCard, infatti, ci sono troppe password e gli utenti sovente le dimenticano con la conseguenza che devono resettare il proprio account e che, in tantissimi altri casi – circa il 50% su 10 mila potenziali clienti – si tende ad abbandonare la transazione in corso con gravi perdite sui possibili introiti che un acquisto potrebbe comportare per le società di credito.
Proprio per questo motivo MasterCard, da qualche tempo, offre ai propri utenti la funzione “SecureCode” che permette di attivare un codice noto al solo utente in questione e che verrà richiesto, poi, ad ogni transazione online. Questo metodo, con l’evidente finalità di eliminare le transazioni non autorizzate, è stato usato – nello scorso anno – nel corso di ben 3 milioni di transazioni.
Il metodo si rilevato, quindi, sicuro e per tale caratteristica è stato apprezzato. Ora, con la finalità di incrementare le persone che fanno acquisti online avvalendosi appunto del circuito MasterCard, questa società sta pensando si adottare anch’essa una tecnologia facilmente intuitiva ed adottabile da tutti che semplifichi, sempre in tutta sicurezza, la procedura dell’acquisto in internet.
Alcuni competitor si stanno addirittura indirizzando sull’utilizzo della voce o…del battito cardiaco come password strettamente individuali per autorizzare i pagamenti dei loro utenti, e MasterCard certo non si sta sottraendo alla sfida. Secondo Ajay Bhalla, presidente Enterprise Security Solutions di MasterCard, le password sono l’ultima grande barriera all’espansione dell’eCommerce e, quindi, la sua società ha iniziato a testare una soluzione sperimentale davvero interessante, il MasterCard Identity Check basato sulle impronte digitali e sui selfie.
Una volta scaricata l’applicazione omonima, ovviamente multipiattaforma, sarà possibile utilizzare il sensore biometrico del proprio smartphone per rilevare la propria impronta ed autorizzare il pagamento. Qualora non si fosse in possesso del sensore biometrico e dell’opportuna implementazione di Android Marshmallow, sarà sempre possibile scattarsi una foto facendo un occhiolino ed inviarla, criptata in maniera binaria, ai server della MasterCard: avvenuto il riconoscimento con l’immagine depositata nel database, verrà processato il pagamento.
Basterà questo ad incentivare i pagamenti o genererà nuove preoccupazioni circa la propria riservatezza? MasterCard, intanto, ha già assicurato che non sarà mai e comunque possibile, per un malintenzionato che riesca a “sniffare” la trasmissione del selfie, ricostruire le fattezze del viso in questione…