Best Places to Work 2016: vince Airbnb e le aziende high-tech esultano

Glassdoor ha appena pubblicato la classifica "Best Places to Work" del 2016 relativa alle aziende 2016 in cui sarà più bello lavorare. C'è un'esordiente che si piazza al primo posto, Airbnb, e le società high-tech spadroneggiano nelle prime 50 posizioni

Best Places to Work 2016: vince Airbnb e le aziende high-tech esultano

Di solito quando si pensa alle aziende tecnologiche si ha l’impressione che debba essere davvero bello lavorarci. Sia per le sedi, spesso fantasmagoriche, sia per il clima di grande creatività che vi si respira. Ma è proprio così?

A fornirci un feedback, a tal proposito, è la rivista online “Glassdoor” (https://goo.gl/pVxU1h) che ha pubblicato la classifica (basata sui pareri anonimi dei dipendenti) “Best Places to Work” relativa ai 50 posti al mondo dove sarebbe più bello lavorare nel 2016, con una sorpresa al vertice.

Airbnb è il più grande portale al mondo che consente di prenotare centinaia di migliaia di appartamenti in ben 34 mila città sparse nel mondo: con costi, ovviamente molto più bassi di quelli praticati dagli hotel che, va detto, non sono proprio contenti di questa concorrenza. Ebbene, tale azienda nell’ultimo anno è cresciuta davvero molto, tanto che ha potuto beneficiare di ben 1,5 miliardi di dollari di investimenti e tale crescita si è trasposta, evidentemente, anche nella soddisfazione dei suoi dipendenti che ne parlano spesso come di una famiglia dal clima molto cordiale e informale che stimola alla crescita ed a migliorare il mondo che c’è attorno a se stessi.

Proprio Airbnb è l’azienda che ha vinto i premi per il miglior posto di lavoro del 2016 e la sua vittoria è doppia: innanzitutto è il primo anno che Airbnb entra in classifica e vi esordisce già al primo posto, scalzando la vincitrice del 2015, Google, che si colloca all’ottavo posto. 

Grande calo per Twitter che, prima nel 2014, scivola sino al 26° posto in classifica mentre Facebook, vincitrice per 3 anni di fila (2011, 2012 e 2013) si attesta su un dignitoso 5° posto, comunque fuori dalla top 3 che, assieme al già citato Airbnb, vede anche realtà meno conosciute come Bain & Company (consulenza strategica, 2°) e Guidewire (3°, software house).

Significativa è la tendenza globale della classifica in questione che, nei primi 50 posti, vede 21 aziende di high-tech, circa 7 in più della classifica relativa al 2014.

In sostanza, la tendenza all’high tech, nella classifica “Best Places to Work! 2016 della Glassdoor, è confermata ma con diversi stravolgimenti al suo interno, non ultimo quello che vede una new entry, Airbnb, esordire direttamente al primo posto. 

Continua a leggere su Fidelity News