A Brescia è stato provato un "raggio bisturi" hi-tech

Un raggio che funziona come un bisturi è stato provato a Brescia: un prodotto ad alta tecnologia che può rendersi molto utile nelle operazioni al cervello, vista la sua capacità di eseguire operazioni precise al millimetro.

A Brescia è stato provato un "raggio bisturi" hi-tech

La medicina ed il biomedicale sono comparti nei quali l’Italia è molto all’avanguardia, e sono alcuni dei pochi campi dove le viene riconosciuto un primato anche dagli altri Paesi. L’esempio più lampante di questi ultimi giorni è la messa in prova di un laser che funge da “raggio-bisturi”, il quale può eseguire operazioni molto precise.

La tecnologia, derivante dalla gamma di prodotti della Gamma Knife Icon, entra pienamente in funzione nel gruppo di macchine mediche della Fondazione Poliambulanza di Brescia, una struttura privata ma no profit, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. Il sistema Leksell Gamma Knife Icon prodotto dall’azienda Elekta è l’ultima evoluzione nel campo della chirurgia della radiologia stereostassica. Questa metodica sarà completata a settembre, ed entrerà in quel periodo in funzione per tutti gli interventi.

Il trattamento della macchina Leksell Gamma Knife Icon avviene tramite l’utilizzo concentrato di raggi gamma, i quali intervengono con una precisione mostruosa sulle cellule del cervello lesionate da tumori di tipo benigno o maligno e, quindi, questa apparecchiatura è in grado di preservare da ogni genere di danno le cellule sane circostanti alle masse tumorali.

La funzione di questa macchina avanzatissima messa in campo da Elekta sarà inoltre polifunzionale, perché non tratta solo la formazione dei tumori, ma anche numerose malattie vascolari, come gli angiomi cerebrali, e le malattie proprie delle cellule del cervello, cioè le malattie della motricità, malformazioni trigeminali, e forme varie di epilessia. Tutto ciò verrà messo in atto con un casco che interagisce con il cervello, ma anche con una maschera frameless che metterà ogni paziente a proprio agio durante le operazioni.

Il modello Leksell ampia di molto le modalità di trattamento delle malattie cerebrali con tecniche non invasive, a vantaggio ovviamente di questi ultimi, che non soffriranno più per tecniche di tipo invasivo. Secondo gli esperti, questo raggio hi-tech aumenterà di ben il 20% le possibilità di cura delle malattie del cervello, senza delle operazioni che implicano l’apertura della scatola cranica.

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