Valentina Nappi: “Ragazze, fate orge con dieci neri ma non fate figli”

Valentina Nappi parla di procreazione attraverso la sua pagina Facebook. Sì al sesso libero, ma no a fare figli irresponsabilmente

Valentina Nappi: “Ragazze, fate orge con dieci neri ma non fate figli”

Valentina Nappi torna ad affrontare temi importanti attraverso il suo profilo Facebook. Questa volta il tema toccato dall’ormai sempre più famosa pornostar è quello della procreazione. “Ragazze, fate orge con dieci neri, ma non fate figli” è questa l’ultima provocazione di Valentina Nappi, dopo le sue recenti dichiarazioni sull’immigrazione e il suo annuncio circa un prossimo film hard con soli immigrati.

Questa volta Valentina Nappi parla di figli e consiglia a tutte le ragazze che la seguono di utilizzare dei metodi contraccettivi per evitare di mettere al mondo dei figli in maniera poco responsabile. “Ancora oggi, attraverso i media – si pensi alle trasmissioni televisive, alle riviste e ai siti web che parlano di personaggi famosi – si promuovono e si esaltano modelli fondati sulla procreazione. Si racconta, ad esempio, la realizzazione della soubrette che diventa mamma, la sontuosità della festa di matrimonio della coppia sulla cresta dell’onda, il legame della vip di turno con la sua comunità d’origine. […] Andrebbero invece proposti – almeno in egual misura – anche modelli DIVERSI: modelli di NON-PROCREAZIONE, o di procreazione continente (figli unici). […]Le star occidentali di fama internazionale – spesso molto conosciute nei paesi del terzo e del secondo mondo – dovrebbero dare il buon esempio in tal senso. E i media dovrebbero mettere in evidenza ed esaltare come modelli da seguire – modelli all’avanguardia – proprio quelle star che fanno una scelta di non-procreazione, o al limite di procreazione continente (figli unici)” scrive Valentina Nappi sulla sua pagine Facebook.

Non si tratta di colonialismo culturale, ma di indicare una via, una soluzione razionale al problema – gravissimo – della sovrappopolazione. Bisogna mostrare al mondo la possibilità di una cultura DIVERSA da quella fascista-comunitaria fondata sulla riproduzione-per-la-riproduzione. Tale cultura DIVERSA viene definita dai clericofascisti “cultura della morte”. Evidentemente, per costoro la cultura della vita è quella della donne-utero da educare fin da piccole a coltivare il sogno di diventare mamme, è quella che considera l’omosessualità una malattia, è quella che si oppone al diritto umano all’eutanasia e al suicidio assistito“ continua Valentina Nappi, che sostiene una “cultura della vita” diversa da quella che si intende comunemente. “Quella che loro chiamano “cultura della morte” è semplicemente una DIVERSA cultura della vita, una cultura della vita non fondata sulla riproduzione-per-la-riproduzione ma sul progetto razionale, sulla responsabilità, sul governo di chi sa (e non di chi parla alla pancia delle masse) e sull’annientamento delle logiche comunitarie su cui sono fondati i “valori tradizionali“.

Il piacere prima di tutto sempre per Valentina Nappi, che ha spesso incitato le donne ad avere rapporti liberi, ma il suo no è deciso nel mettere al mondo figli irresponsabilmente. Da qui il suo accorato invito ad utilizzare contraccettivi.Ragazze, prendete la pillola anticoncezionale, usate i preservativi, usate tutti i metodi di contraccezione, fate sesso, fate sesso, slegate completamente il sesso dai legami sentimentali/ amicali/ esistenziali, fate orge con dieci neri, fate sesso con tutti i vostri amici e conoscenti, fate sesso con il prossimo e…non fate figli! Non fate figli irresponsabilmente”.

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