Keira Knightley contro i fotoritocchi di Photoshop

La celebre attrice Keira Knightley, da convinta femminista, si schiera contro i ritocchi estetici e contro i fotoritocchi di Photoshop, ritenendo che ogni donna debba essere accettata per come è davvero

Keira Knightley contro i fotoritocchi di Photoshop

In una società che inneggia alla perfezione corporea a tutti i costi e che è sempre più a favore del “ritocchino” estetico, nonostante i costi eccessivi, la bellissima attrice inglese Keira Knightley, diventata famosa grazie al film “Sognando Beckham” e più volte candidata agli Oscar, ai Bafta e ai Golden Globe, oggi si schiera contro questo modello di bellezza e in particolare condanna l’utilizzo del fotoritocco di Photoshop, rivendicando il diritto di apparire così come è negli scatti fotografici, nonostante il seno poco abbondante.

Proprio con questo obiettivo, Keira ha voluto posare in topless sulla copertina di “Interview Magazine” e mostrare il suo seno nelle sue reali dimensioni.

L’attrice si sarebbe sfogata così sul giornali: “Voglio che mi vedano per come sono realmente. Ho visto il mio corpo manipolato talmente tante volte per tante ragioni, sia dai paparazzi che nei poster dei film, per cui ho detto ‘OK, sono d’accordo nel fare le fotografie in topless, ma non dovrete ritoccarmi il seno o ingrandirlo. Perché ci tengo a dire che veramente non ha importanza quale sia la tua taglia”. Questo sfogo è anche probabilmente legato al fatto che nel 2004 la sua immagine venne modificata per i manifesti di “King Arthur”, in cui il seno dell’attrice venne ingrandito (anche se non in modo esagerato) per renderlo più “comune” e più adatto ai canoni di bellezza hollywoodiani. L’immagine fece parlare molto e, anche se lo studio fotografico se ne assunse la piena responsabilità, Keira Knightley fu ugualmente messa sotto tiro.

Inoltre Keira, da tempo, afferma: “La nostra società ora è troppo fotografica, è molto difficile vedere la varietà di forme che ci contraddistingue. Il corpo delle donne è un campo di battaglia ed è anche colpa della fotografia”. Per l’attrice il fenomeno è anche quindi legato all’incapacità di alcuni fotografi di mettere in risalto, senza manipolazioni digitali, le vere forme delle donne.

Frasi chiare e forti quelle pronunciate da Keira, che mostrano come l’obiettivo fondamentale di questa battaglia guidata dall’attrice, è capire che ogni donna è fatta in modo diverso, che bisogna accettare il proprio corpo e imparare ad essere più che ad apparire.

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