Gli psicologi spiegano il comportamento del principe William nei confronti del figlio

Molti si sono chiesti perchè mai il principe William, ogni volta, per parlare con il principino George si inginocchia. Gli psicologi spiegano questo comportamento spiegando che tutti i genitori dovrebbero metterlo in pratica.

Gli psicologi spiegano il comportamento del principe William nei confronti del figlio

In molte occasioni, il principe William è stato immortalato in compagnia del figlio George, molto spesso in una posizione alquanto particolare, ovvero inginocchiato al fianco del bambino. In questa posizione il Principe tiene per mano il figlio, parladogli e ottenendo una completa attenzione da parte del piccolo. Questo comportamento non è molto strano per alcuni ma molti si sono chiesti del perchè il Principe si metta in quella posizione accanto al figlio.

Alcuni pensano che il comportamento di William sia dettato da dei consigli ricevuti da baby sitter o educatrici che sono al loro servizio presso Kensington Palace. Molti studi di psicologia condotti nel passato, hanno dato un nome a questo tipo di comportamento che riguarda l’approccio alla comunicazione, chiamandolo “ascolto attivo”. Questo tipo di comunicazione è stato formulato nel 1957, dagli psicologi Carl Rogers e Richard E. Farson, i quali hanno elencato quali erano le tecniche più efficaci per i genitori ad educare i propri figli.

Questo approccio è utile a far capire al bambino il mondo dei grandi e degli adulti, ad essere più empatici. I bambini riescono così a notare che l’adulto li sta ascoltando grazie al contatto visivo e permette ai genitori di capire ciò che il bambino sente delle parole dette e non solo quello che dice. Per questi motivi è importante nell’educazione di un bambino mettersi al suo stesso livello, trasmettendogli serenità e calma.

Alle volte capita, che molti genitori piuttosto che educare, cercano nei bambini la cieca obbedienza, basata sul “non fare rumore, mi disturbi, non muoverti o mi innervosisci”.

Tutti questi atteggiamenti non fanno bene al bambino, ma mettendo in pratica questo tipo di approccio da parte dei genitori, saranno in grado di capire i reali disturbi o problemi del proprio figlio, senza essere nè troppo tiranni nè al contrario troppo permissivi.

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