Fabrizio Bracconeri ai musulmani in Italia: "Sputate sul Corano"

L'attore ed ex co-conduttore insieme a Rita Dalla Chiesa dello storico programma Mediaset "Forum", ha recentemente fatto parlare di sé per le sue dichiarazioni shock contro i musulmani residenti in Italia.

Fabrizio Bracconeri ai musulmani in Italia: "Sputate sul Corano"

Fabrizio Bracconeri sembra sia finito nell’occhio del ciclone mediatico a causa di alcune dichiarazioni shock contro i musulmani residenti in Italia, che hanno sollevato l’indignazione della popolazione civile italiana, che non ha tardato a far sentire il proprio sdegno e disapprovazione per quanto affermato.

Come accade sempre più spesso nell’era digitale, i personaggi del mondo dello spettacolo affidano sempre di più i propri pensieri ed i propri messaggi ai profili personali sui più noti social network di condivisione. Tra questi, sembra ci sia anche Fabrizio Bracconeri, il celebre attore che arrivò al successo grazie all partecipazione della popolare serie televisiva di successo de “I ragazzi della III C“, insieme a Michela Rocco di Torre Paluda (ex moglie del Direttore del tg di La7, Enrico Mentana) e Fabio Ferrari.

Fabrizio Bracconeri sembra aver perso nel corso degli ultimi anni quell’aria da bravo ragazzo, che lo hanno contraddistinto nei primi anni di carriera televisiva e cinematografica. Infatti sono numerosi gli attacchi e gli insulti fatti dall’attore tramite i social contro politici o personaggi famosi, che sono caduti nel suo mirino.

Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i musulmani residenti in Italia, che – secondo quanto si legge in un messaggio pubblicato da Bracconeri su Twitter – se vogliono stare in Italia devono prima “sputare sul Corano” e poi “mangiare la mortadella” davanti le autorità, altrimenti via dall’Italia.

Inutile dire, che non solo il mondo della televisione e dello spettacolo ha preseo le distanze dalle parole razziste scritte dall’attore, ma anche l’intera popolazione civile italiana si è dissociata da questa visione della comunità musulmana, rappresentando il massimo sdegno e disapprovazione sul comportamento di chi, fino a qualche anno fa era il co-conduttore di un programma che rappresentava un vero e proprio Tribunale italiano.

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