Sempre più giovani preferiscono giocare sui moderni smartphone

Gli smartphone, dopo aver decretato la quasi scomparsa degli orologi da polso e delle fotocamere compatte, mettono nel mirino anche computer e console: ormai i giovani preferiscono giocare sugli smartphone ed i tablet

Sempre più giovani preferiscono giocare sui moderni smartphone

Uno dei primi impieghi dei computer, sia fissi che portatili, è sempre stato quello ludico: inutile negarlo. Si finiva, qualche anno fa almeno, per comprare il computer perché “aiutava nello studio” e poi, immancabilmente, si finiva per caricarlo di giochi che uscivano nelle riviste, che si scaricavano gratis online (le demo), o che si scaricavano sui canali pirata (anche qui, inutile far le animelle candide).

I computer venivano sfruttati al massimo, anche quelli che non erano stati concepiti per il gioco, anche quelli che non avevano la doppia scheda grafica, un quantitativo abnorme di RAM, anche quelli che non avevano il super sistema di raffreddamento dei circuiti ad acqua. Il nostro modesto scatolone o tower che fosse veniva spremuto sino all’inverosimile, facendo maratone che avrebbero fatto impallidire persino Mennea.

Ecco, quel tempo è finito, e forse già da un pezzo. Un report pubblicato recentemente dall’NDP Group svela che i giovani (quanto meno il campione preso ad esempio tra i 2 ed i 17 anni) preferiscono giocare sui dispositivi mobili, siano essi tablet, phablet, o semplice (si fa per dire) smartphone: la percentuale, in questo caso, è del 63%.

La cosa, in verità, si era già sub-odorata guardando le offerte gadgettistiche di alcuni store cinesi che ormai da qualche tempo offrivano kit per trasformare il proprio smartphone in vere e proprie console di gioco (https://bit.ly/1LzBhM6) che nulla avevano da invidiare alle più blasonate console videoludiche da salotto (Wii, XBox, PlayStation).

La conferma è arrivata, come dicevamo, proprio dallo studio-sondaggio dell’NDP Group secondo il quale, dal 2013 ad oggi, la percentuale di giovani che usa il computer per giocare è scesa di 22 punti, attestandosi attualmente al 45% (meno della metà, quindi).

Non meglio, poi, va alle classiche piattaforme da gioco già citate (dalla Xbox alla Playstation passando per la Nintendo Wii con e senza U): sempre dal 2013, anno preso in considerazione come punto d’inizio del trend in oggetto, la passione per le console è sceso dal 67% di allora al 60% di oggi (comunque un dato ragguardevole, frutto della continua innovazione del settore).

La conferma di questa ascesa di preferenze per le piattaforme mobili, come luogo deputato all’intrattenimento, è – infine – fornita anche dal versante economico della faccenda: la spesa media di denaro per l’acquisto di giochi o di espansioni all’interno dei medesimi, è crescita da 5 a 13 dollari.

A questo punto vale ancora la pena sognare una console o un Dell Alienware sotto l’albero o tanto vale rassegnarsi al fatto che l’ultimo top di gamma della telefonia non verrà usato, dal vostro pargolo, solo per telefonare e rimanere in contatto con i nonni?

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