Dragon Age: l’uscita del terzo capitolo è prevista in autunno

Inquisition, terzo capitolo della saga Dragon Age, sta per arrivare sugli scaffali dei videogamers. Riuscirà a superare gli evidenti limiti del suo predecessore? E riuscirà a soddisfare le pretese dei fan?

Dragon Age: l’uscita del terzo capitolo è prevista in autunno

E’ passato ormai più di un anno dall’annuncio di Dragon Age: Inquisition, terzo capitolo della saga firmata Bioware, la cui uscita è prevista per questo autunno su PC, Xbox 360, Ps3, Xbox One e Ps4.

Non è tuttavia un periodo tutto rose e fiori quello che sta attraversando Bioware, conosciuta in passato come una delle migliori software house per titoli come KOTOR, Mass Effect e Dragon Age Origins. La sua fama ha però incontrato negli ultimi anni ostacoli di diverso tipo, rappresentati dal flop di SW: The Old Replubic, il recente finale mal digerito di Mass Effect 3 e, infine, Dragon Age 2, seguito di Origins.
Il secondo capitolo di Dragon Age fu un titolo mediocre sotto molti punti di vista: mondo di gioco limitato a poche aree, dungeon tutti uguali, trama poco interessante, combat system troppo “action”.

Inquisition vedrà come protagonista della storia l’Inquisitore, incaricato di portare a termine il conflitto tra maghi e templari, ma che dovrà combattere anche il drago e i demoni che, una volta squarciato il Velo (come mostrato nel trailer), si sono riversati sul Thedas, seminando morte e distruzione.

Le razze disponibili sono quelle di Origins (Umani, elfi e nani) con l’aggiunta dei Qunari. Come per DA2 il protagonista sarà interamente doppiato: vi saranno quattro voci totali, due per ogni genere.

Il party sarà composto dal nano Varric, già compagno di Hawke in DA 2, e Cassandra Pentaghast, inquisitrice anch’essa conosciuta nel secondo capitolo. Sono stati confermati come compagni dell’Inquisitore la maga Vivienne, l’elfo eretico Solace, Iron Bull, un mercenario qunari e Sera, un elfo arciere. E’ stato recentemente confermato dagli sviluppatori che non verranno aggiunti compagni del party tramite DLC.
L’inventario dei compagni è stato sbloccato ed è adesso totalmente personalizzabile come in DA:Origins.
Come già visto nel trailer, è stata confermata la presenza di Morrigan, la maga tanto amata dai fan nel primo episodio (sebbene non sarà un personaggio del party) e di Flemeth, sua madre. 

Al contrario di DA 2, limitato alla città di Kirkwall e alle terre circostanti, il mondo di gioco di Inquisition sarà notevolmente più grande rispetto a quello di Origins. L’esplorazione sarà open-world, termine da non intendere però nell’accezione comune: il mondo sarà infatti diviso in macro-aree totalmente esplorabili dal giocatore e all’interno delle quali non vi saranno caricamenti nemmeno all’entrata dei dungeon.

Sarà possibile per l’Inquisitore creare delle guarnigioni nelle varie aree di gioco, in modo da aumentare l’influenza dell’Inquisizione e le sue risorse. Questi insediamente potranno avere carattere militare o commerciale: la scelta è totalmente rimessa alla volontà del giocatore.

Il combat system riprenderà gli elementi tattici di DA:Origins, sebbene permanga un ancora l’impronta action: è stata infatti aggiunta la possibilità di schivare rotolando. Sarà inoltre possibile usare elementi dell’ambiente di gioco a proprio favore.
Come per il prossimo Mass Effect, il motore grafico scelto è il Frostbite 3, il quale ha aperto agli sviluppatori un ventaglio di possibilità tecnice prima impossibili.

Bioware ha promesso che i finali saranno 40, saranno tutti diversi l’uno dall’altro e dipenderanno dalle scelte compiute nella creazione del personaggio e durante la storia.

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