Dagli anni ’80 torna "Wonder Boy: The Dragon’s Trap"

Dalle console SEGA degli anni '80 torna "Wonder Boy: The Dragon's Trap", un gioco di avventura in stile piattaforma, molto divertente sia nella versione originale, sia in quella che ritroviamo per Windows in questo giugno 2017.

Dagli anni ’80 torna "Wonder Boy: The Dragon’s Trap"

Dalla consolle SEGA Master System degli anni ’80, un grande classico del videogioco, di grandissimo successo, torna a disposizione di tutti in una versione per PC: “Wonder Boy: The Dragon’s Trap” è disponibile ora per tutti i PC con piattaforma Windows.

“Wonder Boy: The Dragon’s Trap”, in origine, era la terza uscita della saga di Wonder Boy, dopo il primo titolo, un videogioco a tempo nel quale bisognava sopravvivere ai mostri e – nel contempo – recuperare frutta lungo il percorso – e Wonder Boy 2, una battaglia in cui bisognava raccogliere molte monete per equipaggiarsi al meglio, e sconfiggere i boss grazie alle armi conquistate.

“Wonder Boy: The Dragon’s Trap” comincia dove finisce il gioco di Wonder Boy 2: il ragazzo prodigio attraversa un labirinto e sconfiggerà il drago Meka ma, appena battuto, come ultimo respiro, il drago esala una maledizione che trasforma Wonder Boy in un Uomo Lucertola, il quale non è in grado di maneggiare armi, ma solo di sputare fiammelle di fuoco.

Il bello di questo videogioco sta proprio negli stili diversi che utilizzerete a causa di tutte le trasformazioni che subirete ad ogni sconfitta dei vari draghi che incontrerete nelle varie fortezze e nelle ambientazioni che muteranno ogni volta: sarete anche Uomo Topo, in grado di camminare sulle pareti e di sfruttare la sua piccolezza, Uomo Piranha, in grado di nuotare, Uomo Leone, il miglior combattente a vostra disposizione, e Uomo Falco, in grado di volare, ma non abilissimo con spada e scudo.

Sfruttando le varie forme, dovrete arrivare a sconfiggere il drado finale, il Drago Vampiro, per ritrasformarvi di nuovo in Wonder Boy. La grafica è mutata e migliorata in tutte le sue forme, ed il gioco ha visto ottimizzare gli 8 bit del Master System in uno stile a cartone animato accattivante.

Chi ama questo genere di giochi, è sicuro, ci giocherà più e più volte, ogni volta per divertirsi come si faceva con i videogiochi di un tempo. Chi non apprezza nei giochi da piattaforma vintage, non certo paragonabili in durata con gli RPG moderni, la durata breve del gioco, può mettere “Wonder Boy: The Dragon’s Trap” sotto una pietra. Ma, sicuramente, perderebbe qualcosa di molto divertente.

Continua a leggere su Fidelity News