GP di Singapore: un’occasione che la Ferrari non deve sprecare

Dopo il Gran Premio d'Italia che ha fatto registrare il dominio assoluto delle Mercedes fin dalle qualifiche con la Rossa costretta a limitare i danni con il terzo posto di Vettel, Louis Hamilton si è ripreso la vetta del mondiale, ma la sfida è ancora aperta.

GP di Singapore: un’occasione che la Ferrari non deve sprecare

Il Gran Premio d’Italia ha visto il dominio assoluto delle monoposto Mercedes, con Hamilton che ha conquistato la vittoria, seguito da Bottas e con Sebastian Vettel solamente terzo. Dopo il risultato di Monza, Hamilton si è ripreso da Vettel la vetta della classifica piloti ( il pilota tedesco era infatti arrivato all’appuntamento italiano con 7 punti di vantaggio sull’inglese).

Proprio nello storico autodromo di Monza, già dalle qualifiche, si è percepito ciò che poi sarebbe stato confermato dalla gara: le Ferrari, su circuiti particolarmente veloci, dove la potenza che la power unit riesce a generare diventa un elemento  particolarmente fondamentale, non riescono a tenere il passo delle Mercedes. Inoltre, se le Rosse non riescono a diventare competitive già dalle qualifiche, esperienza recente ( e non) di questo mondiale, ci insegna che quando Louis Hamilton conquista la Pole Position ( per lui sul circuito di Monza è arrivata proprio la sessantanovesima Pole che gli ha consentito di superare anche il record precedentemente detenuto da Schumacher di sessantotto Pole), si insedia in testa al gruppo, dettando non solo il ritmo di gara, ma eliminando qualsiasi chance di sorpasso.

E così che, archiviato il Gran Premio di Monza, l’appuntamento con la Formula 1 si sposta sul circuito cittadino di Singapore, dove per esigenze di regia televisiva, si corre in notturna. Sul tracciato di Marina Bay, si registra il numero di curve maggiore rispetto a qualsiasi altro circuito del campionato, e l’elevato tasso di umidità contribuirà a rendere freni e gomme particolarmente difficili da gestire.Inoltre, storicamente l’intervento della Safety Car c’è sempre stato, proprio perchè per il fatto di essere uno “street circuit”, l’asfalto è molto gommato e la presenza di tombini sulla carreggiata, espone al rischio incidente i piloti.

Proprio in base a queste caratteristiche, il circuito di Singapore diventa una tappa di snodo per i destini del mondiale. In un cicruito dai ritmi senz’alro più lenti, che impediscono alla power unit Mercedes di prendere il largo, il motore Ferrari è avvantaggiato. In una gara da passo corto, in cui oltre alla resistenza fisica e psicologica dei piloti, la tenuta meccanica e aereodinamica della macchina è imprescindibile, ecco che la Ferrari potrebbe avere ottime possibilità di imporsi, già a cominciare dalle qualifiche. Attualmente l’ordine di classifica dei piloti, vede Hamilton in testa su Vettel, con un margine di soli 3 punti. La partita per il titolo, è quindi ancora tutta da giocare. Quando siamo ormai a metà mondiale, la tappa a Singapore assume un ruolo ancora più vincolante per le sorti delle scuderie e dei piloti.

Sicuramente sia la Mercedes che Louis Hamilton non si arrenderanno senza combattere, ma altrettanto certa appare la ferma volontà del Cavallino Rampante di non sprecare la chance di riprendersi la vetta.

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