F1, terminata la 4 giorni di test. E’ subito duello Mercedes-Ferrari

Con le nuove vetture ed il nuovo regolamento, i miglioramenti più evidenti li ha dimostrati la Scuderia di Maranello, che è apparsa competitiva, ma è presto per dire che la nuova SF70-H sia pronta a giocarsi il mondiale con la Scuderia di Stoccarda.

F1, terminata la 4 giorni di test. E’ subito duello Mercedes-Ferrari

E’ vero che i risultati dei test prestagionali di Formula 1 sono discretamente interlocutori, però non si può non dire che la Ferrari SF70-H guidata da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen abbia raccolto dei dati decisamente incoraggianti.

La conferma la si ha avuta dai tempi interessanti stabiliti da entrambi i piloti sia in condizioni di asciutto, che di bagnato su un circuito impegnativo come quello di Montmelò a Barcellona. Interessante anche notare come la Rossa abbia compiuto un enorme salto in avanti rispetto alla passata stagione, per quanto riguarda l’affidabilità: infatti l’unico stop che la Ferrari ha avuto è stato nel corso della terza giornata, quando la SF70-H guidata da Vettel nella giornata di mercoledì è rimasta senza benzina lungo il rettilineo principale del tracciato.

Da subito è filtrato ottimismo dai box anche per quello stop, che si dice sia stato preparato apposta per testare le capacità del serbatoio ed i consumi, in relazione al cambio di regolamento avvenuto tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. Ma la particolarità che più fa sognare i tifosi della Ferrari è stata il fatto per cui i tempi stabiliti da entrambi i piloti nella quattro giorni, sono stati effettuati sempre con almeno una mescola di svantaggio rispetto alla più quotata Mercedes: il finlandese Valtteri Bottas nel corso della terza giornata con gomma ultra-soft ha stabilito il record del circuito in 1:19.7, mentre Vettel si è fermato a soli 2 decimi dalla Mercedes, con gomma soft, un risultato impressionante. 

Da segnalare che Kimi Raikkonen è sceso in pista febbricitante sia nella giornata di martedì che nella giornata di giovedì, ma è riuscito comunque a completare una buona sequenza di giri veloci. Il finnico della Ferrari è risultato secondo martedì, dietro, ovviamente, alla Mercedes di Lewis Hamilton, mentre ieri ha stabilito il miglior tempo sempre su gomma soft, su pista semi-asciutta, dopo essere stata bagnata artificialmente per testare i nuovi pneumatici Pirelli con mescola da bagnato. 

La Mercedes si è comunque un po’ nascosta. Infatti più che sul giro singolo, la casa di Stoccarda ha lavorato più sull’affidabilità, mandando in pista alternandosi sia Hamilton che Bottas in tutti e quattro i giorni, completando una serie impressionante di giri con le varie mescole di gomme. Ieri mattina, però, Lewis Hamilton non è sceso in pista per problemi alla sua vettura, segno che comunque qualche intoppo lo possono incontrare anche i migliori della classe. 

Capitolo Red Bull: dopo aver girato poco nei primi giorni, finalmente ieri e nella giornata di mercoledì Daniel Ricciardo e Max Verstappen sono riusciti a mettere insieme un buon numero di tornate, chiudendo al secondo posto il quarto giorno di test a 8 decimi da Raikkonen a parità di gomma soft. La power unit Renault si è dimostrata abbastanza inaffidabile al momento, ma il secondo posto di Verstappen fa ben sperare, a maggior ragione se la conferma la si ha notando il terzo tempo ottenuto da Jolyon Palmer con appena 39 giri completati al termine della quarta giornata. 

Bene anche la Haas di Grosjean che ferma il contagiri su un totale di 118 tornate nell’ultima giornata, dimostrando l’affidabilità della power unit Ferrari; il francese ottiene il quarto tempo, seguito dalla Sauber guidata, per il momento in sostituzione di Pascal Wehrlein, da Antonio Giovinazzi, anch’egli autore di una grande sequenza di giri in entrambe le giornate in cui è sceso in pista, confermando la crescita di una Scuderia che nel 2016 ha ottenuto solamente solo 2 punti in totale. 

Abbastanza deludente la Force India, che quest’anno parte per essere la terza forza del campionato, ma Sergio Perez non va oltre il sesto tempo, chiudendo a quasi 2″ da Raikkonen; molto lavoro da fare per contrastare la Williams che comunque nella quarta giornata non ha girato, per non correre ulteriori rischi, dopo l’incidente di Lance Stroll mercoledì pomeriggio. 

La Toro Rosso ha avuto problemi al motore durante tutta la giornata di ieri, ragion per cui il russo Daniil Kvyat ha effettuato un solo installation lap. Per il resto solo lavoro sulla vettura di Faenza. Non un buon inizio per la “sorella” della Red Bull che ha avuto parecchi intoppi alla propria power unit Renault per tutta la quattro giorni di test.

In chiusura la McLaren che finalmente ieri con Stoffel Vandoorne ha potuto assaggiare la pista con maggiore frequenza, chiudendo tuttavia al settimo posto a 1.7 secondi di distacco. Si può considerare una vittoria il totale di 67 giri effettuati ieri dal belga campione Gp2 2015.

Quindi le nuove regole e le nuove vetture sembra stiano portando risultati soddisfacenti per la Ferrari considerato che la Rossa ha completato più del doppio dei giri effettuati un anno fa, ma i test hanno un valore molto interlocutorio poiché non si è a conoscenza di vari parametri che le scuderie hanno preso come riferimento. Chi si è concentrato sul giro veloce, sui long run, sull’affidabilità, sulle prove di partenza. L’unica certezza è che rispetto al 2016 le vetture 2017 sono più veloci di circa 4 secondi sul giro.

Di dati reali non se ne hanno, bisogna solo attendere 20 giorni. Appuntamento a Melbourne tra il 24 ed il 26 marzo.

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