23 anni fa si consumò la tragedia di Ayrton Senna

Il 1° maggio del 1994, Ayrton Senna perse la vita alla curva del Tamburello durante il quinto giro del Gran Premio di Imola. Per i brasiliani fu una tragedia che colpì un intero popolo e fu lutto nazionale.

23 anni fa si consumò la tragedia di Ayrton Senna

Il 1° maggio del 1994, al quinto giro del Gran Premio di Imola, si spense la vita di Ayrton Senna, uno dei più grandi campioni della Formula 1 ed uno dei piloti più amati di sempre per il suo stile di guida spettacolare e per la voglia di puntare sempre alla vittoria, anche nelle gare più difficili e complicate.

Senna andava incontro alla gara di Imola con molte incognite sulla propria Williams e soprattutto per le preoccupazioni che il giovane rivale della Benetton Ford Michael Schumacher gli stava dando, essendo il protagonista delle prime gare del Mondiale del 1994.

I primi segnali che quello fu un weekend storto si ebbero il venerdì, durante le prove libere, quando il giovane Rubens Barrichello andò a scontrarsi contro le barriere e la sua macchina si distrusse in mille pezzi: Barrichello ne uscì miracolosamente illeso.

Ma fu il sabato a marcare che quello fu uno dei weekend più nefasti di sempre di tutta la Formula 1. Il pilota austriaco Roland Ratzenberger si schiantò con la sua vettura alla curva Villeneuve e quell’impatto gli fu fatale: Ratzenberger morì sul colpo. Da quel momento l’umore di Ayrton Senna cadde a terra e la sua solita voglia di vincere si spense improvvisamente, i suoi occhi si riempirono di tristezza e di pensieri, quasi che presagisse cosa stesse per accadere.

La domenica, Senna cominciò la gara quasi come al solito, davanti a tutti, in pole position ma, alla curva del Tamburello, al quinto giro di gara, la vettura di Senna uscì contro le barriere ed il muro: la rottura del piantone dello sterzo fu la causa del dramma e Senna, durante l’incidente, subì gravi danni cerebrali, che lo porteranno alla morte poche ore dopo.

Fu allora che iniziò la tragedia per un intero popolo brasiliano di 200 milioni di persone, che celebrerà il ritorno della salma del pilota in patria come un eroe, come meritava quel mito del popolo brasiliano.

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