UK: retata contro trafficanti di esseri umani. Sei vittime salvate

Traffico di esseri umani in Inghilterra: sei nail bar sequestrati dagli agenti. Le vittime spesso provengono dal Vietnam, e sono immigrate clandestinamente nel Regno Unito. I nail bar in particolare, sono conosciuti quali centri per il traffico di esseri umani

UK: retata contro trafficanti di esseri umani. Sei vittime salvate

E’ scattata nella mattinata di martedì alle 10:00 in Inghilterra (ora locale) una maxi-operazione delle forze dell’ordine, mirata a smantellare una fitta rete di traffico di esseri umani. Le vittime venivano costrette a dei turni di lavoro massacranti dietro il compenso di salari ridicoli; a riferirlo è quest’oggi il quotidiano britannico The Guardian. La polizia di Thames Valley ha eseguito i mandati per 17 sedi diverse dislocate nel Berkshire, nello Yorkshire ed a Londra, un’operazione che ha richiesto la mobilitazione di più di 150 agenti delle forze dell’ordine. Nel mirino degli inquirenti sono finiti locali ed abitazioni private situati a Reading, Wokingham, West Berkeshire, Londra e York.

Tra i luoghi in cui sono stati effettuati i raid della polizia, figurano anche sei nail bar (centri estetici particolari, molto in voga ultimamente, dove è possibile farsi fare una manicure chiacchierando e sorseggiando cocktail, come in un bar qualsiasi). Gli agenti delle forze dell’ordine sono riusciti a trarre in salvo sei persone, che sono state poi portate in luoghi sicuri, grazie anche al supporto della Croce Rossa Britannica e dell’Esercito della Salvezza.

La maxi-operazione era iniziata un anno e mezzo fa, e la polizia di Thames Valley ha ricevuto la collaborazione della National Crime Agency, della Polizia Metropolitana e della Polizia dello Yorkshire del Nord, organi che hanno partecipato fornendo personale supporto tattico. La Detective Rebecca Mears ha affermato mediante una nota: “Il traffico di esseri umani nel Regno Unito è un crimine. E’ un reato obbligare le persone, attraverso minacce e metodi coercitivi, a lavorare sottopagate, o per il pagamento di un debito. E’ un reato far compiere alle persone azioni contro la loro volontà”.

“La chiave di questa operazione-ha continuato la Mears-è proteggere le persone vulnerabili. Le vittime sono state tratte in salvo e portate in centri di accoglienza, dove stanno venendo aiutate dalla polizia di Thames Valley, dalla Croce Rossa Britannica e dall’Esercito della Salvezza”. La notizia non giunge tuttavia inaspettata, poiché già nel 2013 il Sunday Times aveva denunciato che, dietro la moda dei nail bar, si nascondevano spesso tratte di esseri umani ridotti in schiavitù, provenienti in special modo dal Vietnam. Dei circa 100.000 lavoratori vietnamiti presenti nel Regno Unito, infatti, solo 29.000 risultano regolarmente iscritti ai registri del censo.

La coordinatrice della Human Traffic Foundation Tatiana Jardan, ha affermato che i nail bar sono spesso usati come centri di sfruttamento nei quali veicolare le vittime del traffico di esseri umani, in quanto sono spesso in mano a comunità chiuse, che rappresentano una grande attrattiva per coloro che intendono migrare nel Regno Unito. In particolare, Tatiana Jardan ha spiegato che: “Spesso non parlano nemmeno inglese, quindi anche se sono vittime di abusi, non riescono a comunicarlo. In più c’è lo status di immigrati clandestini che pende sulle loro teste, e hanno paura che la polizia li rispedisca a casa”.

Continua a leggere su Fidelity News