Uber condannata in Francia: deve pagare una multa 1,2 milioni di euro

Non è bastata la notte a placare gli animi dei tassisti parigini che continuano la loro protesta nelle maggiori città francesi. Poco fa però la svolta: Uber condannata al pagamento di una multa di 1,2 milioni di euro.

Uber condannata in Francia: deve pagare una multa 1,2 milioni di euro

E’ ormai da giorni che i tassisti francesi sono in sciopero a causa dell’applicazione per smartphone Uber; infatti, la normativa di Uber France prevedeva che gli utilizzatori dell’app potessero sostare per strada ad aspettare i clienti, cosa che però, in Francia, è prerogativa solamente dei taxi che, per offrire quel servizio, comprano licenze che hanno costi molto elevati.

Uber è stata condannata a pagare ben 1,2 milioni di euro all”‘Union Nationale des taxi“; la decisione è stata presa nelle ultime ore dal tribunale di Parigi che arriva in coincidenza con il secondo giorno di sciopero dei tassisti francesi contro l’app americana Uber.

Ma cosa ha fatto scattare nei tassisti tanta foga e rabbia? Tutto è nato ieri, con l’agitazione della categoria dei tassisti a seguito dell’approvazione delle norme che favoriscono gli NCC (noleggio con conducente n.d.a.) e Uber. Ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, che Uber è la celebre app americana che fornisce un trasporto automobilistico privato tramnite un software – per l’appunto un’app – che mette in contatto diretto la rete di passeggeri con quella degli autisti, permettendo così di avere prezzi molto inferiori rispetto alle normali tariffe dei taxi.

Naturalmente i tassisti di tuto il mondo sono insorti, e c’è da precisare che ogni Stato ha le proprie normative riguardo il trasporto di persone a pagamento, meglio conosciuto come servizio taxi. In Francia pare che solamente le auto certificate come i taxi possano sostare per strada in attesa dei clienti, e da questa norma ne è nata la multa inferta dal tribunale parigino alla ditta Usa di Uber.

Molte persone credono, però, che siano i tassisti ad essere nel torto e che renderebbe tutto più facile se avessero delle tariffe più accessibili, e uguali da città a città. Anche nel nostro Paese, comunque, ci sono state delle proteste in merito; infatti, a Firenze si sono contati a decine i taxi fermi in segno di solidarietà per i colleghi d’oltralpe. Nei prossimi giorni, ad ogni modo, la protesta dovrebbe terminare e l’attività pubblica riprendere normalmente.

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