Tunisia, strage museo Bardo: otto morti civili. Uccisi i terroristi

Sarebbe di undici morti e sei feriti, il bilancio dell'attentato al Museo Bardo in Tunisia. Nel conteggio anche i terroristi ed uno degli agenti di sicurezza intervenuti per salvare gli ostaggi

Tunisia, strage museo Bardo: otto morti civili. Uccisi i terroristi

Sarebbero almeno otto i morti nel corso di una strage che si è consumata proprio in queste ore al Museo Bardo, in Tunisia. Secondo le ricostruzioni offerte dal Ministero dell’Interno locale, la sparatoria è iniziata attorno alle 11:00 di questa mattina (12:00 italiane). Tre terroristi muniti di uniformi dell’esercito, hanno aperto il fuoco contro un pulmann di turisti in sosta di fronte al museo; a renderlo noto è stata Radio Mosaique, una stazione radio privata tunisina. I tre attentatori avrebbero quindi preso diversi ostaggi all’interno del museo, situato proprio accanto all’edificio del Parlamento (immediatamente evacuato in seguito alla sparatoria).

Secondo le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dal portavoce del Ministero dell’Interno tunisino Ali Aroui, tra le vittime vi sarebbero un tunisino e sette turisti stranieri, la cui nazionalità è tuttora in corso di accertamento. Il Museo Bardo è una delle maggiori attrazioni turistiche del Paese, grazie soprattutto alla sua collezione di mosaici romani, universalmente riconosciuta come una delle migliori al mondo nel suo genere. L’identità dei tre killer è ancora sconosciuta, ma alcune indiscrezioni rese pubbliche dall’Economist, e citate dal The Guardian, suggeriscono che possa trattarsi di tunisini fedeli alla causa dell’Isis, dei foreign fighers.

Proprio un corrispondente mediorientale del Guardian ha citato un video nel quale, lo scorso Dicembre, l’Isis ha pubblicamente minacciato la Tunisia. Il video, della durata di circa sette minuti, si apre con uno dei membri dello Stato Islamico che annuncia: “Il mio messaggio è per i tiranni della Tunisia ed i suoi soldati, le armi sono tra noi. Ti abbiamo affrontata Tunisia, e conosciamo la tua codardia”. Uno dei miliziani presenti nel video, Abu Mohammed al Tunisi, afferma poi: “Giuro che arriveremo con esplosivi, armi, con i kalashikov, con gli ieds (ordini esplosivi improvvisati). Distruggeremo il tuo trono, grazie a Dio, non rimarremo in silenzio fintanto che la fede sarà nei nostri cuori. Innalzeremo la bandiera del tawhid (monoteismo) sopra i vostri troni”.

Secondo Tamer El-Ghobashy del Wall Street Journal, sarebbero 38 i feriti in seguito alla sparatoria. Il Ministero degli Esteri polacco ha diramato un comunicato ufficiale nel quale afferma che tre delle persone ferite sarebbero di nazionalità polacca. Reuters riporta invece una nota del Ministero degli Esteri italiano, attraverso il quale è stato annunciato che altre due persone tra i feriti sarebbero di nazionalità italiana. Circa 100 loro concittadini si trovavano attorno all’area del museo al momento dell’inizio dell’attentato, e sono stati evacuati e portati in salvo dalla polizia tunisina.

In un’altra dichiarazione ufficiale, Ali Aroui ha comunicati che i turisti all’interno del museo, al momento dell’attentato, fossero circa un centinaio. La maggior parte di loro è stata evacuata, ma citando le parole del Ministro dell’Interno della Tunisia: “Ci sono informazioni secondo cui alcuni turisti sarebbero ancora all’interno”. I turisti stanno venendo tratti in salvo proprio in questi istanti, poiché come riporta Al-Jazeera, citando ancora il Ministro dell’Interno Ali Aroui: “L’assedio è finito”. Ancora la Press Association rende noto che due degli attentatori sono stati uccisi. La notizia è stata riportata anche dalla televisione nazionale Mol. Nel corso delle operazioni di salvataggio, anche un membro delle forze di sicurezza tunisine ha perso la vita.

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