Russia: decapita un amico e consegna la testa alla fidanzata

Un ragazzo sedicenne uccide uno dei suoi amici di diciannove anni solo perché aveva molestato la sua ragazza. Dopo l'omicidio, fa recapitare la testa mozzata alla sua fidanzata come pegno d'amore.

Russia: decapita un amico e consegna la testa alla fidanzata

La cronaca straniera si tinge nuovamente di un crimine efferato e brutale. E’ successo in Russia.

Nikita Rasskazov, a soli 16 anni, ha ammazzato il suo amico Artyom Shustov, di 19 anni, dopo che la fidanzata di Nikita, Olena Matsneva, lo aveva accusato di averla importunata durante una festa nel paese di Komsomolsk-on-Amur.

Nikita, conosciuto dagli amici come una persona socievole, è molto dolce e mite ma è stato preso da una follia omicida. Il ragazzo ha perso la ragione, dopo essere venuto a conoscenza delle molestie. La vittima ed altri due giovani ragazzi l’hanno condotta in un angolo e toccato il seno e le parti intime mentre cercavano di tenerla bloccata.

La giovane donna non ha comunque denunciato l’accaduto alle autorità ma si è limitata a raccontare l’accaduto solo al fidanzato che, accecato dalla rabbia, ha commesso il folle gesto. Secondo quanto riportato dai media locali, tra i due giovani è nata prima una colluttazione in cui l’aggressore ha colpito la vittima con diverse pugnalate prima di decapitarle la testa.

Ma l’assassino non si è limitato solo a questo: dopo aver commesso l’efferrato omicidio, Nikita ha chiuso la testa dell’amico in un sacchetto e lo ha consegnato personalmente allas sua fidanzata come pegno d’amore.

La ragazza – come giusto che sia – è rimasta sconvolta e così Nikita Rasskazov ha deciso di liberarsene gettandola in un fiume.

Il colpevole è stato identificato dalla polizia soltanto dopo giorni di ricerche. Nikita Rasskazov è stato identificato come colpevole del tremendo delitto ed ora rischia solo 10 anni di carcere perchè ancora minorenne.

Amici e genitori della fidanzata sono ora sotto shock. Il colpevole si è difeso dicendo :“Volevo solo che le chiedesse scusa, non volevo ucciderlo”.

Continua a leggere su Fidelity News