Il volo QR920 della Qatar Airways è ufficialmente il più lungo del mondo. Con i suoi 14.535 chilometri permette di collegare due paesi lontanissimi tra di loro come il Qatar e la Nuova Zelanda. La tratta è stata inaugurata lo scorso 5 febbraio, quando il Boeing 777-200 della linea qatariota è decollato da Doha alla volta di Auckland, capitale della Nuova Zelanda.
Il volo da record è partito con 8 minuti di anticipo sullo schedule, ed è stato coperto in 16 ore e 20 minuti. Nel suo tragitto il Boeing ha sorvolato dieci fusi orari, sei paesi, due continenti, due emisferi e due stagioni tra di loro opposte.
La durata del viaggio di ritorno, complici i venti contrari che soffiano da Ovest verso Est, è addirittura più lunga di oltre un’ora. Per il viaggio in senso opposto sono infatti necessarie 17 ore e 30 minuti. Essendo però un viaggio all’indietro tra i vari fusi orari, “sulla carta” la trasvolata richiederà la metà del tempo, ossia meno di 8 ore. Si partirà infatti alle 14.40 da Auckland per arrivare alle 22.10 a Doha.
La tratta non sorvola però aree densamente abitate: escludendo Dubai, gli Emirati Arabi Uniti, l’Oman, l’India, lo Sri Lanka, l’Australia e la Nuova Zelanda, la maggior parte del viaggio può essere considerato un tête-à-tête con l’Oceano Indiano.
Per la tratta in questione è necessaria la presenza di 4 piloti e 15 membri dell’equipaggio. Il precedente primato spettava ad un volo della Emirates che da Dubai arrivava sino ad Auckland. La “maratona in volo” era in questo caso più corta di circa 300 km. Il precedente primato sarebbe dovuto spettare ad Air India, ma il record è stato contestato in quanto la tratta tra New Delhi e San Francisco non è stata coperta seguendo la rotta più breve.
Ad ogni modo il record della Qatar Airways è destinato ad avere vita assai breve. Il prossimo anno la Singapore Airlines prevede l’inaugurazione della rotta Singapore-New York. La distanza in questo caso supererà i 15.000 chilometri. Per l’occasione la compagnia della città stato ha acquistato sette Airbus A350 a lunghissima autonomia.
A questo punto non resta che attendere se la tecnologia applicata al settore aeronautico permetterà di ritoccare ulteriormente i primati che il vettore di Singapore ha intenzione di conquistare nel 2018.