A Parigi si riaccende la paura del terrorismo: un kamikaze è stato ucciso davanti all’ingresso di un commissariato del 18° arrondissement, dopo aver tentato di fare irruzione all’interno della struttura armato di coltello e cintura esplosiva, al grido di “Allahu Akbar” (“Allah è grande“). A riferire la notizia è stato il quotidiano transaplino France Press.
La tempistica dell’accaduto è raggelante: era infatti il 7 Gennaio 2015 quando l’attentato alla sede di Charlie Hebdo aveva aperto ufficialmente “l’Era del Terrore” in Francia. Ed oggi, ad un anno esatto di distanza, la sparatoria conclusasi con la morte del terrorista ha fatto ripiombare il Paese nella paura. L’accaduto è avvenuto nel quartiere parigino noto come Goutte-d’Or, caratterizzato da una forte presenza di cittadini di fede musulmana.
Poco prima del tentato assalto al commissariato, il Presidente François Hollande aveva tenuto il discorso di commemorazione delle vittime degli attentati occorsi lo scorso 7 Gennaio 2015. Secondo quanto riportano i quotidiani internazionali, il cadavere del terrorista sarebbe ancora riverso davanti alla stazione della polizia, in corrispondenza della quale si è tempestivamente recato il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve.
Per esaminare il corpo dell’attentatore sta venendo utilizzato un robot, poiché l’uomo era armato di quella che i poliziotti hanno identificato come una possibile cintura esplosiva. Stando ad un post su Twitter che afferma di rifarsi a fonti dell’Agence France Press, il terrorista risponderebbe al nome di Salah Abdeslam, ovverosia il principale ricercato per gli attentati che hanno sconvolto Parigi lo scorso 13 Novembre. Tuttavia AFP avrebbe già smentito la “soffiata”.
Nel frattempo la linea 2 della metropolitana è stata bloccata, le due scuole che sorgono nei paraggi del commissariato sono state chiuse con alunni ed insegnanti al loro interno, ed un portavoce del Ministero dell’Interno di Parigi ha dichiarato che non è esclusa la possibilità che il terrorista non fosse solo. Ora è caccia ai possibili complici.