"Non siamo mostri, non abbiate paura di noi”: 21enne down implora l’ONU

Una ragazza svizzera, affetta dalla Sindrome di Down e da autismo, ha tenuto un sermone all'ONU, implorando di non fare abortire le donne con nascituri affetti dalla sua stessa patologia.

"Non siamo mostri, non abbiate paura di noi”: 21enne down implora l’ONU

Negli ultimi giorni, sul web, si sta diffondendo a macchia d’olio un video che mostra una ragazza affetta da Sindrome di Down che parla ai microfoni durante una conferenza dell’ONU.

Charlotte Helene Fien ha 21 anni, è svizzera, e ha tenuto un commovente discorso in occasione della 12esima giornata mondiale della Sindrome di Down.

Il tema di quest’anno è stato “My voice, my community”, ossia “La mia voce, la mia comunità”. L’obiettivo è stato quello di favorire la parità dei diritti delle persone con la Sindrome di Down.

La 21enne Charlotte parla bene due lingue, e sua madre ha svelato – con soddisfazione e orgoglio – che, quando Charlotte era bambina, i pediatri le avevano detto che non avrebbe mai parlato bene neppure una lingua.

I pediatri sostenevano che Charlotte avrebbe dovuto indossare i pannolini fino a 9 anni, ma la mamma della 21enne Down ha raccontato che non è stato affatto così, e i medici si sono sbagliati ancora una volta.

Dettagli importanti ed utili al fine di dire che sono troppi i pregiudizi che orbitano intorno ai bambini affetti da Sindrome di Down, e Charlotte è l’esempio vivente che i dottori possono sbagliarsi.

Alla luce di queste dichiarazioni, la 21enne svizzera ha scritto un discorso, dopo aver guardato il documentario “Un mondo senza Sindrome di Down”, nel quale si affrontava l’argomento dell’aborto e del fatto che, con i nuovissimi esami diagnostici previsti in Inghilterra, si può azzerare il numero di feti concepiti con questa sindrome.

Il discorso di Charlotte è stato letto in due lingue, con annessa traduzione. Alcuni paragrafi della sua lettera sono stati davvero forti, e carichi di significato. “Negli anni 30 e 40 i Nazisti hanno deciso di eliminare tutte le persone disabili. Più di 200 mila persone disabili sono state uccise, inclusi tanti bambini con la Sindrome di Down. Oggi sta avvenendo la stessa cosa”.

Verso la fine del suo toccante monologo tenuto alle Nazioni Unite, Charlotte ha aggiunto: “Non siamo mostri, non abbiate paura di noi”.

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