Nobel: il presidente colombiano Santos riceve il Premio per la pace

Ad Oslo, il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos - alla presenza dei reali norvegesi - ha ricevuto il Premio Nobel per la pace 2016 per gli storici accordi di pace siglati con le FARC dopo piĂą di 50 anni di guerra civile.

Nobel: il presidente colombiano Santos riceve il Premio per la pace

Il presidente colombiano Juan Manuel Santos, alla guida della Colombia dal 2010,  ha finalmente ritirato, presso il Comitato dei Nobel a Oslo, il Premio Nobel per la pace 2016 quale riconoscimento per i suoi “sforzi risoluti e coraggiosi” di porre fine ad un conflitto ultradecennale con le FARC, le forze armate rivoluzionarie della Colombia.

Il premio gli era stato assegnato lo scorso ottobre, allorquando il Comitato del premio, contro ogni previsione, aveva annunciato che il prestigioso riconoscimento era stato attribuito proprio al 65enne presidente colombiano con la motivazione di essersi impegnato per raggiungere uno storico accordo di pace con le FARC e mettere la parola fine ad una guerra fratricida durata per troppo tempo che, come ha sottolineato il comitato, ha avuto un costo elevatissimo sia in termini di vite umane sia in termini di sfollati.

Prima della consegna, il presidente Santos ha voluto ribadire che il premio “non è né di un presidente né di un governo ma di tutto il popolo colombiano” e si è detto onorato di riceverlo considerandolo anche un grande stimolo per continuare a costruire il dialogo e la pace nel lungo periodo in Colombia nonostante, a sorpresa, il primo accordo siglato con le FARC avesse ricevuto una bocciatura da parte del popolo colombiano con il referendum dello scorso ottobre, proprio in concomitanza dell’assegnazione del premio.

Ed infatti, proprio questa bocciatura aveva sollevato qualche perplessità circa la scelta del Comitato del Nobel, il quale aveva replicato come quel “no” dovesse essere inteso come un dissenso ad un determinato contenuto del patto con le FARC e non al processo di pace in generale.

Tanti i commenti di illustri esponenti mondiali; in particolare, spicca quello di Ingrid Betancourt che dal 2002 al 2008 fu tenuta prigioniera proprio dalle FARC, la quale ha affermato che “con questo premio vengono annientate quelle forze oscure che volevano affondare il progetto di pace con le FARC”.

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