L’uragano Ophelia devasta lrlanda e Portogallo e tinge il cielo di giallo a Londra

Da una parte, l'uragano Ophelia devasta l'Irlanda con le piogge e con i venti ad altissima velocità e con gli stessi piega il Portogallo e parte della Spagna con gli incendi, dall'altra tinge il cielo di Londra di giallo.

L’uragano Ophelia devasta lrlanda e Portogallo e tinge il cielo di giallo a Londra

L’uragano Ophelia ha preso la direzione dell’Europa occidentale e da qualche giorno la sta devastando in diverse parti: il suo passaggio è cominciato qualche giorno fa dalle coste del Portogallo ed il suo transito nel centro del Paese lusitano ha creato tutte le condizioni per creare una situazione esplosiva sul terreno.

I piromani per la maggior parte dei casi ed eventi naturali in minoranza hanno provocato incendi che non conoscono limiti e mangiano tutto ciò che trovano sulla loro strada: questi disastri hanno colpito anche la Spagna occidentale ed in tutto hanno provocato più di trenta morti sorpresi e intrappolati dalle fiamme che non conoscono controllo.

Successivamente, da domenica, Ophelia è passato sull’Irlanda, lambendo solo parzialmente l’Inghilterra, per colpire anche in Galles e poi in Scozia. In Galles, Inghilterra e Scozia si è abbattuto “solamente” un forte vento, mentre in Irlanda le pioggie devastanti, il vento a quasi 200 km orari e le onde alte fino a dieci metri sulle coste hanno provocato alcuni morti, molti feriti e tanta devastazioni: alberi abbattuti, case scoperchiate e intere regioni senza elettricità.

Tutto diversa la manifestazione di forza della natura portata da Ophelia a Londra: a causa delle particelle di sabbia trasportate dal transito del Sahara, il cielo della capitale inglese si è tinto nella giornata di lunedì e martedì di un insolito giallo brillante; tutto questo ha reso il cielo londinese uno scenario ideale per fotografi amatoriali e professionisti per ritrarre un’atmosfera unica da mostrare sui social network.

Il futuro della traiettoria di Ophelia vedrà l’uragano perdere potenza transitando in Norvegia per poi andarsi a spegnere nelle regioni artiche. Intanto l’Europa fa i conti con un uragano che ha colpito buona parte del continente in un modo grave che non conosce precedenti in almeno cinquant’anni di storia recente. Tutti i Paesi europei che si affacciano sull’Atlantico, in un prossimo futuro, rischieranno di fare i conti sempre più spesso con queste forze della natura.

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