Iran, accordo con USA sul nucleare. Israele: “Patto col diavolo”

Accordo sul nucleare, USA ed Iran dicono sì: Teheran sarà soggetta a controlli ONU, ma potrà riservarsi il diritto di respingere gli ispettori. Esultano Putin e la Mogherini, mentre Netanyahu freme di rabbia: "Gli USA se ne pentiranno, hanno vinto le forze del Male"

Iran, accordo con USA sul nucleare. Israele: “Patto col diavolo”

IranUSA, è arrivato lo storico sì: gli Stati Uniti sono riusciti a raggiungere un’intesa con il Paese mediorientale riguardo alla delicatissima “questione nucleare“, senz’altro uno dei punti più caldi dell’agenda di Obama negli ultimi mesi. L’intesa prevede che gli ispettori ONU possano ottenere l’accesso ai siti militari iraniani, tuttavia il governo di Teheran è riuscito a strappare una clausola che gli permetterà di rifiutare l’ispezione, appellandosi al tavolo arbitrale delle potenze “5+1” che dovranno decidere se l’azione ONU sia regolare o meno.

L’accordo sul nucleare comporterà inoltre il ritiro delle sanzioni contro l’Iran, che sarà dunque libero di procedere sulla strada già tracciata, pur venendo tenuto sotto stretta sorveglianza dall’ONU. Si è trattato dunque di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte per Barack Obama, dimostratosi fin dal principio determinato a cercare la via delle trattative, e non quella dello scontro frontale.

Di ben altro avviso è sempre stato invece Israele: dal governo di Tel Aviv erano infatti arrivati numerosi moniti diretti agli Stati Uniti, riguardo alla pericolosità di concedere all’Iran la possibilità di sviluppare le proprie tecnologie nell’ambito del nucleare. Non deve dunque sorprendere la feroce reazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, una volta appresa la notizia dell’accordo raggiunto: “Si tratta di un errore di portata storica […] Ha vinto l’Asse del Male”.

Miri Regev, ministro dell’Istruzione dell’esecutivo di Netanyahu, ha affermato che grazie a questo accordo: “L’Iran ha ricevuto la licenza di uccidere. Il fatto che a Teheran si festeggi, dimostra che si tratta di un accordo negativo per il mondo libero e per l’umanità”. Il fatto che per Israele la locuzione “mondo libero” sia poi sinonimo di “mondo sionista“, è una postilla a piè pagina non indifferente. E che a Tel Aviv abbiano la tendenza a “farla drastica”, non è certo una novità. Ma la sensazione che per raggiungere questo accordo si sia effettivamente dovuto concedere qualcosa, e che in futuro quel qualcosa potrebbe avere un costo, è condivisa.

L’Alto rappresentante UE Federica Mogherini ha invece accolto il patto tra USA ed Iran con grande ottimismo, affermando che: “Questa è una decisione che può aprire la strada ad un nuovo capitolo delle relazioni internazionali. Penso che questo sia un segnale di speranza per il mondo intero”. Sulla falsa riga della Mogherini si è espresso anche lo zar del nuovo millennio, Vladimir Putin; senza perdere un’oncia del suo gelido aplomb, il Presidente russo ha espresso la propria soddisfazione con un laconico: “Il mondo ha tirato un grosso sospiro di sollievo”.

L’accordo prevede che l’Iran non possa produrre materiali necessari alla creazione di un ordigno nucleare per i prossimi 10 anni, e se dovesse venire violato da Teheran, scatterebbe in automatico il reintegro delle sanzioni entro 65 giorni dall’infrazione. A riferirlo sono state alcune fonti diplomatiche a margine del negoziato, citate da diverse testate internazionali.

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