In Texas è stata approvata una proposta di legge contro l’aborto

All’inizio di questa settimana, il Senato del Texas ha approvato due proposte di legge contro il diritto all’aborto. Consentirà ai medici di non dare informazioni su eventuali anomalie fetali o malattie genetiche alle donne incinte.

In Texas è stata approvata una proposta di legge contro l’aborto

In Texas l’offensiva anti- aborto, sulla scia del retrogrado pensiero Trump, si è scatenata: il Senato locale ha approvato due leggi restrittive che renderanno complessa la scelta dell’interruzione della gravidanza.

Trump disse durante la corsa alla Casa bianca:“Punire le donne che lo fanno”. Una delle norme più controverse è quella che rende lecito da parte di un medico mentire ai genitori sulle eventuali malformazioni del feto.

Il provvedimento “Bill 25″ impedisce di fare causa ai medici omertosi che negano alle donne la possibilità di conoscere lo stato di salute del feto, una possibile disabilità, la scoperta di malattie gentiche. Una seconda legge obbliga i medici ad assicurarsi della morte del feto prima di estrarlo.

I due testi sono stati elaborati e presentati dai repubblicani e sono passati a larga maggioranza, in tutti gli Stati Uniti le proteste da parte delle associazioni per i diritti delle donne sono esplose. Gli Stati a maggioranza conservatrice potrebbero prendere tale legge come esempio, cancellando negli USA diritti sanciti da tempo.

La ‘Bill 25’ è una legge senza precedenti che istituirà all’interno delle corsie ospedaliere menzogne, omissioni, raggiri, incapacità da parte dei pazienti di comprendere ove risieda il vero.

L’autore del disegno di legge è il senatore repubblicano Brandon Creighton: sostiene che l’intento della legge è quello di proteggere i medici da cause legali e richieste di risarcimenti per danni poiché “è inaccettabile che possano essere penalizzati per aver scelto di abbracciare la sacralità della vita”. Creighton ha  presentato la legge come norma “pro-life”, cioè contro l’aborto.

L’altro disegno di legge, Bill 415, vuole vietare la “dilatazione ed evacuazione” (D&E), metodo di rimozione del feto comunemente usato nel secondo trimestre di gravidanza che concerne un trattamento preliminare e poi un raschiamento del feto e delle sue parti.

Continua a leggere su Fidelity News